Una “Milano 2” lasciata nel degrado. Non si capisce ancora di chi sono le responsabilità. Sul banco degli imputati il Comune e il Consorzio di imprese che ha dato vita circa 30 anni fa ad un Piano di lottizzazione e costruzione di centinaia di alloggi che sono stati acquistati da imprenditori, liberi professionisti, insegnanti, medici e impiegati.
Sotto i riflettori, ancora una volta, il quartiere “Moderata Durant”. Un’area di decine di ettari che è stata trasformata in un agglomerato urbano in cui sono stati incastonati il Distretto sanitario con decine di ambulatori, un Impianto sportivo intitolato a Paolo Barsellino, il Teatro comunale, che dopo anni di lavori non è stato concluso e il Parco urbano che “affonda” nel degrado.
A puntare il dito contro palazzo “Luigi Razza” i circa 2mila residenti che chiedono la bonifica dell’aree non ancora edificate, la sistemazione dei marciapiedi, il taglio delle erbacce e la sistemazione delle strade interne piene di buche. «Viviamo in questo quartiere – hanno sottolineato Michele, Francesco, Isabella e Massimiliano – da circa 15 anni. I problemi sono sempre gli stessi. Non cambiano mai. Nonostante le nostre richieste di riqualificazione le strade interne sono sprovviste di segnaletica orizzontale e verticale. I marciapiedi, in alcuni tratti, sono impercorribili per la presenza di erbacce e detriti trascinati dalle acque piovane. Nelle giornate di pioggia siamo costretti a rimanere tappati in casa perché piazze e stradine secondarie si trasformano in fiumi di acqua e fango».
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