Lo stato dell’arte dei centri vaccinali a Lamezia e nella provincia di Catanzaro. Questa la richiesta esplicita rivolta al governatore Roberto Occhiuto da Fiore Isabella, responsabile cittadino del Tribunale del malato, e da Felice Lentidoro, segretario territoriale di Cittadinanzattiva. Alla luce delle lamentele raccolte da parte di una cittadina lametina, i rappresentanti dei due sodalizi chiedono al presidente della Giunta regionale «se i centri vaccinali Covid 19, già operanti a Lamezia Terme e nella provincia di Catanzaro, sono ancora attivi. O se, per come rilevato dalla segnalazione dell’utenza lametina, risultino totalmente rimossi o in fase di smobilitazione».
Quindi, se non sono operativi, Isabella e Lentidoro si domandano «come si debba agire in questa fase di recrudescenza del fenomeno pandemico. Ciò, di fronte all'esigenza di tutela, proveniente in particolare delle persone più fragili». Gli esponenti del Tdm e di Cittadinanzattiva citano un episodio verificatosi di recente che è l’esempio plastico della situazione anomala venutasi a creare. «È possibile - si domandano Isabella e Lentidoro - che una signora novantenne da tempo allettata e che fruisce della legge 104/92, per essere vaccinata debba recarsi su prenotazione online ad Aprigliano (in provincia di Cosenza) a circa 60 chilometri da Lamezia Terme?».
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