Gli annunci era stati fatti, così come anche le date erano state indicate. Fine anno, però, è passato così come il nuovo anno è iniziato. Il cantiere? È lì fermo. È solo il silenzio che precede la svolta? Non è dato saperlo. Perché quel che è certo è che a distanza di diciotto anni dalla posa della prima pietra c’è molto scetticismo e il silenzio fa paura.
Ma occorre, riavvolgere il nastro. Tornando indietro di un mese. «Entro la fine dell’anno o al massimo agli inizi di gennaio 2023 si avvieranno i lavori di costruzione per il nuovo ospedale. Si partirà con le opere esterne, mentre in primavera proseguirà la costruzione col progetto esecutivo del nuovo presidio». Queste parole appartengono al sindaco Maria Limardo, la quale, nel corso della riunione della Conferenza dei sindaci sulla Sanità, svoltasi all’inizio di dicembre, aveva voluto rendere nota la nuova tempistica di realizzazione del tanto atteso nuovo nosocomio vibonese. Accanto a lei, l’allora presidente della Commissione sanità della Regione, Michele Comito (oggi capogruppo di FI in Consiglio Regionale), il commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano ed il direttore sanitario Matteo Galletta. Tre figure non di secondo piano, che in quel frangente, servivano a dare sicurezza e credibilità alle esternazioni del primo cittadino.
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