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Depuratore Catanzaro, ecco come... cambierà

L’assessore ai Lavori pubblici spiega quanto verrà realizzato con i due milioni di euro stanziati dalla Giunta. Verrà migliorata la linea fanghi e si interverrà su disinfezione e pretrattamento. Saranno minimizzati i costi di gestione su consumi energetici e reagenti chimici

È una corsa contro il tempo per garantire l’efficienza dell’impianto di depurazione di località Verghello. L’assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Scalise non nasconde le criticità del depuratore ma spiega che grazie ai quasi 2 milioni di euro appena stanziati dalla Giunta comunale l’impianto verrà efficientato rientrando così nelle regole. La base di partenza però è un depuratore a servizio della città di Catanzaro che «risale al 1984» ma che dovrà continuare ancora a «svolgere le sue funzioni per un tempo plausibilmente non breve». L’assessore Scalise dice chiaramente che si tratta di «un impianto non solo oggettivamente obsoleto, ma che necessita di un intervento che elimini le attuali criticità, le cui conseguenze pesano, in termini di forti disagi, sulla collettività e in special modo sui residenti nel quartiere Lido».
Nonostante tutto però i cittadini del capoluogo calabrese possono sperare di riavere un impianto pienamente funzionante. «Il progetto che lo riguarda - prosegue l’assessore ai Lavori pubblici - è esecutivo dallo scorso febbraio, ma l’amministrazione vi ha lavorato fin da ottobre 2022. Lo ha fatto di concerto con il Commissario, poiché i lavori che si andranno a realizzare sono complementari a quelli di cui, al contempo, si occuperà il suo ufficio». L’assessore entra poi nel dettaglio di quanto verrà realizzato sull’impianto che sorge sulle rive del Corace. «Il nostro progetto prevede interventi di efficientamento e manutenzione straordinaria, suddivisi in due lotti funzionali (il primo facente parte di questa progettazione esecutiva) e ha tra i suoi principali obiettivi il rispetto della normativa in vigore in termini di limiti di emissione; l’adeguamento del servizio alla collettività; la soluzione delle criticità insistenti in impianto; il miglioramento della tutela del corpo idrico ricettore».

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