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Denuncia lo spaccio nel rione di Catanzaro, docente aggredita. La solidarietà del sindaco: “Una donna esemplare”

La notte del 25 agosto due uomini l’hanno bloccata e minacciata: non devi parlare con le forze dell’ordine

Era stata una bella serata, trascorsa con gli amici sulla costa. Poi il ritorno a casa in una città ancora deserta. I suoi aggressori non li ha neanche sentiti arrivare, si è ritrovata con il viso schiacciato sul portellone della sua auto, gambe e braccia immobilizzate. Attimi interminabili, poi solo poche parole: «Smettila di parlare con la polizia altrimenti fai una brutta fine». Il tempo di riprendere fiato e i due aggressori erano già lontani. La vittima è una docente catanzarese che da anni denuncia il degrado del quartiere in cui vive a due passi dal centro storico. Occupazione abusiva di case popolari, spaccio di droga, spazi pubblici utilizzati come cosa propria, questo raccontano gli esposti che negli anni sono stati presentati dalla donna. Fino alla notte del 25 agosto quando la professoressa è stata aggredita e minacciata da due uomini rimasti al momento ignoti. Una scena da Arancia meccanica che getta una luce sinistra sulla sicurezza anche nei quartieri del centro della città.
Sono le 3.30 del 25 agosto. La docente catanzarese ha appena fatto rientro dopo una giornata al mare. La donna viene aggredita alle spalle appena scesa dall'auto. Gli aggressori le premono il viso con forza contro il portellone posteriore della macchina, le intimano di smettere di segnalare alle forze dell'ordine cosa accade nel quartiere altrimenti avrebbe fatto una brutta fine. Recapitato il “messaggio”, i due lasciano la presa e si allontanano. La donna ha la forza di girarsi, non riesce a scorgerne i lineamenti ma ai Carabinieri dirà che erano poco più che ragazzini tra i 17 e i 20 anni. La donna per paura di altre aggressioni si chiude in auto e chiama il 112 che prontamente arriva con una pattuglia del nucleo radiomobile. I militari dell'Arma viste le condizioni della donna allertano anche i sanitari del 118 che in 10 minuti arrivano con un medico sul posto e prestano il primo soccorso. Trasportata subito dopo in pronto soccorso dell'ospedale Pugliese Ciaccio e sopposta a visita medica e radiografie craniche e al collo, la donna è stata poi dimessa con una diagnosi di trauma cranico con una prognosi di 10 giorni e analgesici con prescrizione di collare. Ai militari dell'Arma la vittima ha raccontato che il pomeriggio prima di subire la brutale aggressione sul parabrezza dell'auto aveva trovato sotto il tergicristallo un foglio su cui erano riportate offese e “l'invito” a parcheggiare in un'altra zona. Inoltre accanto all'auto c'era un altro biglietto dello stesso tenore e degli escrementi di cane in alcuni sacchetti. La donna si era confrontata con alcuni vicini che avevano raccontato che nella stessa area pochi giorni prima avevano trovato sull'asfalto alcuni chiodi che avevano immediatamente raccolto.

La solidarietà del sindaco Fiorita

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e l'assessore alla Sicurezza, Marinella Giordano, hanno incontrato la docente di Catanzaro che da anni coraggiosamente denuncia lo spaccio di droga e altri episodi di microcriminalità nel quartiere di Pianocasa. L'incontro è stato un'opportunità per il sindaco e l'assessore di ascoltare direttamente le preoccupazioni e le testimonianze della maestra riguardo alla situazione nel quartiere Pianocasa. L'insegnante ha condiviso con il sindaco e l'assessore la preoccupazione e lo sgomento provocato dall'ultimo episodio di aggressione, che ha a sua volta denunciato alle autorità competenti con una dettagliata deposizione durata oltre 3 ore presso i Carabinieri. Il sindaco Fiorita e l'assessore Giordano hanno espresso la loro solidarietà e gratitudine alla docente per il suo impegno costante nel cercare di migliorare la sicurezza e la qualità della vita nella comunità locale. Hanno sottolineato che il suo coraggio e la sua determinazione sono un esempio per tutti i cittadini, dimostrando che ognuno può contribuire attivamente alla costruzione di un ambiente più sicuro e accogliente.

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