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Vibo, la “beffa” della soluzione che non fa scorrere l’acqua a Piscopio

Nonostante aumento della portata e rassicurazioni degli amministratori nella frazione rubinetti ancora a secco: cresce l’esasperazione

Portata idrica ridotta, aumentato fabbisogno estivo, necessità di effettuare giornalmente le manovre nei diversi pozzetti, furti di acqua per innaffiare i campi, rete idrica fatiscente… Le ipotesi sono tante e altrettante le soluzioni individuate in seguito a sopralluoghi di esperti del settore e confronti sul campo – ad iniziare proprio dall’aumento della portata – ma il problema resta: da oltre tre mesi la frazione di Piscopio è senz’acqua.
Sono poche le famiglie che riescono ad approvvigionarsi e davvero tante quelle che hanno ormai la sensazione di trovarsi in un girone infernale. Ci sono persone che, con le lacrime agli occhi, chiedono pietà a quanti sono preposti a intervenire.
E certamente non è loro compito interpellare la Sorical o l’Amministrazione comunale. «Noi il servizio lo paghiamo – commentano – ma non ci viene erogato ed è il Comune che deve farsi carico delle problematiche». È proprio questo il fatto grave. La gente non ne può più di trasportare acqua da altri Comuni o di incaricare autobotti private sborsando oltre 50 euro a viaggio. E come se non bastasse, per quanti hanno il contatore dopo l’autoclave, la beffa è che l’acqua immessa nel serbatoio e già pagata ai trasportatori privati, sarà ricalcolata in bolletta.
Intanto i giorni passano e i disagi aumentano per gli abitanti di via Roma, contrada Tazza, via Cimitero, via Mesima.

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