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De Sarro insiste su Medicina a Crotone: «I nostri ragazzi potranno restare qui»

Il rettore di Catanzaro difende l’intesa con la “Link University”

Un terzo corso di laurea calabrese in Medicina non inciderà sugli Atenei pubblici della regione, né farà perdere centralità alla Facoltà di Catanzaro, «fulcro della formazione sanitaria» sul territorio.

Per difendere la proposta di un corso interateneo fra la “Magna Graecia” e l’Università privata “Link campus” che dovrebbe nascere a Crotone, il rettore Giovambattista De Sarro ha convocato una conferenza stampa ad horas qualche minuto dopo aver incassato il sì del Senato accademico catanzarese (nella stessa sessione è stato eletto presidente Arturo Pujia): «L’idea è dare la possibilità di studiare in Calabria a quei ragazzi – calabresi e meridionali – che non risultano idonei per le graduatorie nazionali di Medicina». In termini ancora più pratici: chi non passa il test nazionale potrà andare all’estero (Albania, Romania, Bulgaria le mete generalmente più gettonate) oppure restare vicino casa (ma sempre dopo un altro test) per formarsi con i «docenti che garantiamo noi dell’Umg, come facciamo già per Cosenza. In questo modo si viene incontro alle necessità del territorio e delle famiglie, che avrebbero uno sgravio di costi».

Oggi il Coruc (la Conferenza dei rettori calabresi della quale fa parte anche Occhiuto) dovrebbe approvare la proposta compiendo il primo e non unico passo verso la sua concretizzazione. E già questo non sarà semplice, considerando le resistenze degli altri Atenei, a partire dall’Unical.

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