Botricello, inquinamento a “Case rosse”? I carabinieri forestali nel sito

Sopralluogo dei carabinieri forestali nel sito del fosso Case rosse sul quale i gruppi consiliari di opposizione “Uniamo Botricello” e “Cambiamenti” avevano ripetutamente sollecitato dei controlli per verificare l’eventuale presenza di fonti di inquinamento.
A comunicare la presenza dei Carabinieri forestali sul sito, è stato il capogruppo di Uniamo Botricello Ugo Mezzotero. «Finalmente, dopo innumerevoli situazioni – ha reso noto – sono intervenuti i carabinieri forestali. La vicenda del burrone Case rosse, oltre alla fogna che scorre da un anno, riguarda anche i lavori per la realizzazione di una strada e di una pista ciclabile adiacente al fosso». «Opere – ha detto – che sono state collaudate nonostante le difformità e che a oggi non sono fruibili dai cittadini».
L’ultima segnalazione in ordine di tempo sul fosso Case rosse è stata inoltrata via pec tre giorni fa ed era stata indirizzata dai consiglieri di minoranza al presidente della Regione Roberto Occhiuto, ai capigruppo in Consiglio regionale e al direttore generale del dipartimento Ambiente e territorio. Nella segnalazione si faceva riferimento a un possibile inquinamento da reflui del fosso e presunti abusi edilizi in una zona sic del Comune. Rivolgendosi a Occhiuto, i consiglieri avevano scritto: «Con rammarico registriamo che nonostante le varie segnalazioni da noi fatte, inerenti la gravissima situazione igienico-sanitaria e ambientale, esistente da oltre un anno, causata dallo sversamento ininterrotto di reflui allo stato bruto nel fosso Case rosse, che provoca l’inquinamento del suolo e delle acque marine, nessun intervento è stato effettuato a tutt’oggi, da parte del Comune, per risolvere la problematica».
Sulla vicenda ha voluto fare chiarezza il sindaco Simone Puccio che sulle condizioni ambientali del sito punta il dito sui suoi accusatori.