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Vibo, il Parco archeologico rimane solo una fumosa cartolina VIDEO

Il progetto dei siti archeologici racchiusi in un unico grande Parco resta un miraggio. E intanto l'amministrazione comunale a Paestum, alla Borsa del Turismo Archeologico, promuove i tesori della città che però sono chiusi da anni. Ne parliamo con il consigliere comunale Stefano Soriano

I siti archeologici a Vibo Valentia rimangono chiusi. E l'obiettivo del Parco archeologico (avevamo realizzato un altro reportage nel maggio del 2022) rimane sempre più un miraggio. Ma nonostante questo, i tesori di Hipponion (le Mura greche, il castello di Bivona, le terme romane) sono state pubblicizzate alla Borsa del Turismo Archeologico di Paestum. Ma nessuno di questo sito è accessibile. Abbiamo fatto il punto della situazione, insieme a Stefano Soriano, consigliere comunale del Pd, autore di due interrogazioni durante l'ultima seduta del Consiglio comunale.

Il sindaco Maria Limardo e il programma elettorale rimasto lettera morta

Nelle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2019-2024, il sindaco Maria Limardo comunicava alla città una volta eletta sindaco nella primavera del 2019: "Per proiettare Vibo nella dimensione contemporanea, costruendo il suo futuro come città turistica, di servizi e di nuove e maggiori attività commerciali, un impulso notevole potrà derivare dalla valorizzazione delle sue aree storico-archeologiche al fine di attrarre un maggior numero di persone con evidenti ricadute in termini di indotto sul commercio, sui servizi, sulle attività ricettive e sull'ospitalità diffusa, rendendo la città più moderna e viva. Partendo dall'esistente, dal Museo archeologico “Vito Capialbi”, primario punto di riferimento a livello regionale, si dovranno mettere a sistema le diverse aree che comporranno il futuro Parco archeologico comunale con le mura greche, l‟area del Cofino, l‟area di "Sant‟Aloe" con i suoi mosaici, il Castello di Bivona attraverso forme di gestione nuove e più proficue che, come è già avvenuto in altre località calabresi, daranno la stura a nuove opportunità e a nuovi posti di lavoro".

Stefano Soriano (Pd): "Mancanza di lungimiranza di un centrodestra che ha governato 15 anni"

A presentare due interrogazioni in Consiglio comunale è stato il consigliere del Pd, Stefano Soriano. Sia sul parco archeologico Hipponion, sia sul protocollo d'intesa di adesione al progetto "Croce Niviera". Un progetto, quest'ultimo, che prevedeva che tutte le aree sottoposte a vincolo archeologico, dove i siti non sono stati ancora ritrovati, venissero affidate ad una agricoltura biologica in modo tale da renderli puliti e coltivati.

"Pensare all'idea di un parco unico - sottolinea Soriano - e magari collegarlo con dei piccoli bus elettrici che girano ad orari precisi con delle guide che spiegano i singoli siti. Può essere un motore per far ripartire la città, una città in cui il commercio è fermo, in cui i settori della produzione soffrono. Perchè qui a Vibo non si riesce a realizzare tutto ciò?".

Il caso del castello di Bivona

A ridosso della ex SS 522 tra Portosalvo e Bivona (siamo dunque nella zona delle Marinate di Vibo Valentia), ecco il castello di Bivona. L’impianto, da assegnare al periodo angioino, ma che le fonti dicono realizzato nel 1442, include all’interno del perimetro un donjon riferibile ad un periodo molto più antico. Alla metà del ‘500, i Pignatelli vi impiantano all’interno uno stabilimento per la lavorazione della canna da zucchero, impianto dismesso nel 1680 dopo aver apportato alcune modifiche strutturali. Il castello venne lentamente abbandonato, al punto che il Bisogni nel 1819 lo descrive in rovina.

Il castello, da sempre abbandonato e poco conosciuto, nell'estate del 2020 è stato riportato alla luce grazie al lavoro di numerosi volontari, guidati dall'archeologa Mariangela Preta e dall'allora assessore alla Cultura del Comune di Vibo, Daniela Rotino, con un enorme opera di bonifica e pulizia dell'area occupata da rovi e sterpaglie. Il 25 luglio del 2020 si tenne un evento musicale con una visita archeologica promossa dall'amministrazione comunale. Poi però, al netto di altre sparute iniziative, il castello di Bivona è ripiombato nel dimenticatoio e oggi accedere dall'ingresso principale è pressochè impossibile. Anche in questo caso, la Giunta Limardo non è riuscita a valorizzare un sito di inestimabile valore e che rientra tra i siti del parco archeologico. Pastoie burocratiche relative all'affidamento di questo e di molti altri siti, ma soprattutto, nel caso di Bivona, c'è ancora il problema irrisolto della strada di accesso in cui insiste il terreno di un privato.

Ma, dopo tutto, l'importante è promuovere le cartoline...

 

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