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Catanzaro, villa Sant’Anna verso il fallimento

Il Tribunale non concede la proroga e apre la liquidazione giudiziale per la storica clinica cittadina. La sentenza: ritardo nelle strategie di ristrutturazione, manca un business plan

Carenza di informazioni, grave esposizione debitoria, incertezza sui contenziosi penali pendenti e infine «un pesante ritardo nell’elaborazione delle strategie di ristrutturazione, tanto che non è stata depositata neanche una bozza di business plan». È questo il quadro che ha portato il Tribunale di Catanzaro ad aprire la liquidazione giudiziale per la clinica Villa Sant'Anna fino a pochi anni fa fiore all'occhiello della sanità catanzarese ed eccellenza cardiologica di livello nazionale.
A settembre i vertici della struttura sanitaria hanno presentato domanda per un concordato. Il Tribunale aveva concesso 60 giorni di termine per presentare la documentazione necessaria. In quegli stessi giorni un gruppo di lavoratori ed ex dipendenti della clinica hanno presentato istanza di liquidazione giudiziale assistiti dall'avvocato Francesco Pitaro. Allo scadere del termine fissato dal Tribunale la società ha chiesto una proroga di ulteriori 60 giorni per il deposito della documentazione predetta in ragione della complessità oggettiva dell’attività da svolgere e delle verifiche da attuare per la presentazione di una proposta. In pratica la società aveva spiegato di aver bisogno di più tempo perché aveva conferito gli incarichi a diversi periti (per la stima del ramo di azienda, dei fabbricati, delle attrezzature e degli impianti), e di aver avviato una richiesta di manifestazioni di interesse finalizzata alla raccolta di proposte all’acquisto del ramo aziendale a cui avevano fatto accesso due soggetti anche se non erano pervenute «precise offerte di acquisito in termini di importo».

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