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Catanzaro, Parco Romani verso un bivio: in campo le ipotesi Umg e Invimit

Il futuro del mega edificio del quartiere Sala potrebbe decidersi nei prossimi mesi

Parco Romani a Catanzaro

Le strade principali per indicare il futuro di Parco Romani sono al momento un paio ma nessuna di queste ha ancora il crisma della concretezza. Per il recupero della mega struttura abbandonata del quartiere Sala ci sarà insomma ancora da attendere. Ma ciò non avverrà restando con le mani in mano, anche se le riunioni del tavolo politico-tecnico istituito a Palazzo De Nobili per trovare possibili soluzioni volte al recupero dell’immobile non si svolgono ormai da un paio di mesi.
L’attesa per una nuova convocazione è in effetti legata a una delle possibili ipotesi per il recupero di Parco Romani, ovvero la creazione di un centro nel quale far convergere le attività di ricerca dell’Università Magna Graecia. Per capire quanto questa strada sia percorribile dovrà esserci un incontro ufficiale tra il sindaco Nicola Fiorita e il rettore Giovanni Cuda; stando ad alcune indiscrezioni, da parte dell’ateneo sarebbero arrivate delle aperture, ma tutte all’insegna della cautela vista la complessità di un progetto che richiederà l’ok degli organi Umg e adempimenti di un certo rilievo.
L’altra possibilità è quella di un’operazione di tipo immobiliare. La Gazzetta del Sud ne aveva parlato già a inizio dicembre scorso quando tale idea era ancora in fase di definizione. Ora a Palazzo De Nobili si lavora per provare a stimolare l’attenzione di Cassa depositi e prestiti e di Invimit, la società controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) che si occupa di investimenti immobiliari.

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