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Due ospedali e 7 Case di comunità, la nuova rete dell’Asp di Crotone sul territorio

Approvata dal commissario la riorganizzazione dei presidi d’assistenza

Via libera dall'Asp di Crotone alla riorganizzazione della rete territoriale sanitaria. Lo ha stabilito con delibera il commissario straordinario, Antonio Brambilla, che ha varato il programma dei «fabbisogni» delle prestazioni assistenziali e il nuovo modello «dell’offerta sul territorio aziendale». Su tutto, il piano, già approvato dalla Regione, prevede la riduzione del numero di guardie mediche da 31 a 24.
«La grave difficoltà a reperire medici disponibili per la continuità assistenziale – si legge del documento – non consente all’Asp di poter più garantire l’erogazione del servizio in maniera continuativa in tutti i giorni della settimana ed impone, quindi, un’accurata razionalizzazione delle postazioni esistenti ed una nuova e più valida organizzazione delle stesse che preveda il coinvolgimento nel servizio anche di nuove figure professionali, come gli infermieri di comunità, e la dotazione di risorse strumentali (auto mediche) e tecnologiche (strumenti informatici, telemedicina)».
Si spiega così il taglio delle postazioni. Tre guardie mediche resteranno attive a Crotone, una postazione per Cirò e Cirò Marina, una per Rocca di Neto e Belvedere Spinelli, una per Caccuri e Cerenzia, una per Carfizzi e San Nicola dell'Alto, una per Scandale e San Mauro Marchesato, ed una ciascuna a Mesoraca, Isola Capo Rizzuto, Verzino, Casabona, Santa Severina, Castelsilano, Petilia Policastro, Cotronei, Roccabernarda, Cutro, Savelli, Pallagorio, Umbriatico, Strongoli, Crucoli e Melissa.

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