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Isola Capo Rizzuto, usura all'ombra dei clan: così i Pullano s'imponevano sul territorio

La contiguità con la cosca Arena, il timore delle vittime di usura di subire ritorsioni in caso di inadempienza e «la fama criminale» della famiglia Pullano capace di intimorire chiunque. Così i Pullano di Isola Capo Rizzuto avrebbero tartassato i debitori dei prestiti di denaro elargiti loro a tassi di interesse sopra i limiti di legge. Senza tralasciare che tra i vessati figura anche uno degli indagati dell'operazione della Dda di Catanzaro che, l'altro giorno, ha portato i carabinieri della Compagnia di Crotone ad eseguire tre misure cautelari su disposizione del gip distrettuale. L'arresto in carcere è scattato per Pietro Fiore Pullano, 34 anni di Isola Capo Rizzuto, ai domiciliari Tommaso Mercurio, 58enne di Isola Capo Rizzuto - entrambi accusati di usura aggravata dal metodo mafioso - mentre Antonio Mazzea, 55 anni di Crotone, è stato sottoposto all'obbligo di firma per usura "semplice". Sotto la lente degli inquirenti sono finiti due presunti episodi di usura che si sarebbero consumati a Isola Capo Rizzuto, tra dicembre 2022 e aprile 2023, in una «dimensione 'ndranghetista». Le indagini iniziarono quando ad ottobre 2022 una vittima dei Pullano si rivolse all'Arma per denunciare la propria esasperazione per l'impossibilità di ottemperare al prestito chiesto «ai suoi vecchi amici», considerati «esponenti di vertice della ''ndrangheta crotonese». In quanto, i 7 mila euro che il malcapitato aveva ricevuto dai Pullano sarebbero schizzati a 15 mila euro con rate che da mensili erano diventate settimanali. Da qui presero le mosse gli accertamenti dei carabinieri coordinati dal pm Pasquale Mandolfino dai quali sarebbe venuto fuori un ipotizzato caso di prestito usuraio ai danni di un 70enne di Crotone. Nel dettaglio, 3 mila euro elargiti da Pietro Fiore Pullano alla vittima avrebbero prodotto interessi pari a 350 euro mensili. Ma davanti alle difficoltà dell'uomo di adempiere al debito contratto coi Pullano, Mercurio avrebbe svolto il ruolo di mediatore per risolvere il contenzioso paventando anche il rischio per l'incolumità fisica qualora il malcapitato non avesse corrisposto quanto dovuto. «Secondo me ci menano stamattina questi! Vuoi vedere?», diceva Mercurio alla vittima in un'intercettazione del 17 gennaio 2023.

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