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Aree contaminate e da bonificare a Crotone: fari accesi sull’impatto sulla salute

Il Ministro dell’Ambiente ha annunciato un sistema di monitoraggio permanente

Il governo della premier Giorgia Meloni è pronto a «costituire un sistema di sorveglianza permanente ambiente e salute» per il Sito di interesse nazionale di Crotone. Per per monitorare l’impatto sulla salute delle aree industriali dismesse e da bonificare, ricorrerà ai 49 milioni di euro del Piano nazionale per gli investimenti complementari che andranno a finanziare due programmi pilota per attuare una serie di interventi integrati «salute-ambiente-clima» nelle aree contaminate dalle scorie industriali. Lo ha reso noto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rispondendo all'interrogazione presentata dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà.
Nei mesi scorsi, infatti, la parlamentare s'era rivolta a Pichetto Fratin e al ministro della Salute, Orazio Schillaci, per avere chiarimenti tanto sullo stallo in cui versa l'iter di bonifica dell'ex sito industriale di Crotone, quanto sui rischi per la salute dovuti al mancato risanamento ambientale da parte dell'Eni Rewind della zona inquinata. «Il "Progetto Sentieri" – aveva ricordato la pentastellata – nel suo sesto rapporto, promosso e finanziato dal ministero della Salute, restituisce una fotografia allarmante per quanto attiene al Sin calabrese». Nel dettaglio, secondo i dati riportati nell'interrogazione, «il tasso di mortalità prematura per malattie croniche mostra, rispetto al riferimento regionale, un aumento pari al +6,7 per cento nei maschi e +10,8 per cento nelle femmine». In quanto, era stato l'allarme di Scutellà per la salute dei crotonesi, «le principali contaminazioni rilevate nell’ambito del Sin calabrese sono da metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio, piombo, zinco e non, composti inorganici, composti organici dei vari natura, inclusi gli alifatici clorati, materie prime di natura chimica e metallurgica, residui di lavorazione ad elevato contenuto di radioattività».

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