Servirà anche una cura dimagrante per rilanciare Catanzaro Servizi, la società partecipata del Comune il cui piano industriale e strategico finanziario viaggia verso l’approdo in Consiglio comunale. La “cura” è quella relativa al contenimento dei costi a ogni livello, al fine di conseguire il riequilibrio economico-finanziario di una realtà che soffre ancora una seria carenza di liquidità.
Il piano redatto dall’amministratore unico Gianluca Silipo prevede nel dettaglio tutta una serie di azioni volte al riequilibrio generale, al fine di garantire alla società un cammino più agevole, e proficuo, di quello svolto fino ad oggi nei suoi oltre vent’anni di esistenza. Si parte proprio dalle azioni di contenimento dei costi del personale che, quest’anno, sarà alle prese con alcune uscite per pensionamento, in gran parte impiegati. Le sostituzioni previste sono quelle con operai, dai contratti meno onerosi. L’obiettivo di fondo, però, è la razionalizzazione dell’uso del personale, anche con la possibilità di ricorrere a personale esterno o all’esternalizzazione di servizi, al fine di abbattere il ricorso al lavoro straordinario. L’altro aspetto è legato, invece, all’azzeramento dei costi della contrattazione decentrata fino al raggiungimento dell’equilibrio finanziario, per una gestione economica che il management vuole più efficace.
Le misure pensate sono ispirate comunque a gradualità per favorire il raggiungimento degli obiettivi aziendali, senza trascurare la sostenibilità dell’ambiente di lavoro e il rispetto dei diritti dei dipendenti. Princìpi ai quali l’azienda non intende dunque derogare. In soldoni, se per il 2024 si prevede un costo di 4.08 milioni di euro, per il 2025 si dovrebbe scendere a 3.9 mln e nel 2026 a 3.68 mln di euro.
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