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La spada di Damocle dello scioglimento incombe sul voto a Mileto e Nicotera

Clima surreale nelle due comunità alle prese con la fase preelettorale

La spada di Damocle dello scioglimento per mafia, incombe anche sui Comuni di Mileto e Nicotera che come Tropea (ormai esclusa), sono nell’elenco degli enti locali vibonesi che devono rinnovare le amministrazioni comunali a giugno.
La cittadina normanna si prepara al voto per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale a ritmo lento e senza, al momento, nessun particolare entusiasmo. Gli atti del Comune sono, infatti, sotto osservazione dall’11 dicembre scorso, ovvero dal giorno in cui ha varcato il portone del Comune la Commissione d’accesso inviata dal prefetto di Vibo Paolo Giovanni Grieco alla luce anche, con ogni probabilità, dell’operazione “Maestrale”. Il lavoro dapprima stabilito in tre mesi, successivamente è stato prorogato di altri tre e quindi fino alla prima decade di giugno, ma non è da escludere che la visita ispettiva si sia già conclusa e che il prefetto abbia già inoltrato al Ministero dell’Interno la relazione. In questo caso la decisione del Viminale – che in caso di proposta di scioglimento dovrà passare anche al vaglio del Consiglio dei Ministri – potrebbe già arrivare nei prossimi giorni. Se, invece, il lavoro della commissione non si è ancora concluso, il verdetto rischierà di arrivare dopo il deposito delle liste, se non addirittura dopo l’avvenuto insediamento del nuovo sindaco. L’unico fatto certo, al momento è che nell’elenco dei Comuni chiamati al prossimo turno elettorale - diffuso nelle ultime ore dalla prefettura - figura anche Mileto. Al momento l’unico fatto certo è che sarà sicuramente della partita il sindaco uscente Salvatore Fortunato Giordano, con diversi dei consiglieri uscenti. L’altro schieramento potrebbe nascere dal movimento “Eppur si muove”, ispirato tra gli altri dall’ex consigliere provinciale Michele Rombolà e dai consiglieri di minoranza Giulio Caserta e Gianfranco Mesiano.
A Nicotera restano sulla graticola l’amministrazione e l’intera popolazione. In teoria è partita la fase elettorale ed entro le ore 12 del prossimo 6 maggio vanno presentate le liste. Ma in pratica, in città non si muove foglia. Tacciono le forze politiche; tacciono, almeno per il momento, comitati e associazioni; appaiono palesemente disorientati i cittadini. Tutto lascia pensare che non ci sarà partita anche perché lo scioglimento potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Lo stesso sindaco Marasco potrebbe fare un passo indietro anche se il suo schieramento, “Rinascita nicoterese”, è l’unico abilitato a scendere tranquillamente in campo non avendo nulla da perdere in caso di scioglimento.

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