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Lamezia, bando stagionali Sacal. Secondo ricorso al Tar

È stato presentato da alcuni lavoratori. Ci sarebbero presunte «clausole discriminatorie»

Secondo ricorso al Tar contro il bando per gli stagionali della Sacal. Non si placa infatti la polemica attorno al bando per l’assunzione degli operatori stagionali Sacal Gh. Dopo il primo ricorso al Tribunale amministrativo regionale, dal quale era già scaturita una prima pronuncia da parte della seconda sezione del Tar stesso mediante la sospensione di alcuni dei criteri ritenuti discriminatori a carico dei lavoratori Sacal GH, arriva ora un secondo ricorso. Il tutto contro un bando ritenuto «controverso» da alcuni stagionali aeroportuali, anzi addirittura «discriminatorio», in quanto taglia fuori lavoratori «qualificati con servizio decennale» e, con criteri di attribuzione dei punteggi «già ampiamente contestati in più sedi, che ha di fatto resettato le anzianità di servizio pregresse».
Nel dettaglio, dopo il primo ricorso al Tar Calabria, un nuovo ricorso – questa volta presentato a cura dell’avvocato Simona Grillo del Foro di Lamezia Terme – focalizza l’attenzione sulla presenza di «vizi di legittimità che incidono sulla validità della procedura di selezione». In particolare, trattasi di profili di «censurabilità delle clausole inserite nel bando tali da arrecare pregiudizio alla sfera degli aspiranti sia sul piano della partecipazione alla selezione sia sul piano della posizione in graduatoria». Lo scenario sarebbe stato reso «più controverso» dal fatto che la graduatoria frutto del bando è uscita, è pubblicamente accessibile e da essa scaturiranno le chiamate stagionali a partire dal primo maggio, ma i conti non tornano in ogni caso.

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