È entrato nel vivo l'iter che porterà alla realizzazione di una vasca di laminazione in località Lampanaro per contribuire alla messa in sicurezza idraulica della città. La Regione ha infatti avviato la gara per affidare sia la redazione del progetto esecutivo che i lavori per la costruzione dell'opera. Costo base dell'appalto: 2.869.585,90 euro che saranno assicurati dai fondi europei del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La struttura, riporta la relazione tecnica, consentirà di raccogliere l'acqua proveniente dall'Esaro e dal torrente Tuvolo così da evitare, in caso di piene, l'esondazione dello stesso fiume riducendone la portata di 30 metri cubi al secondo. La vasca di laminazione, che avrà un volume di 75mila metri cubi, andrà ad occupare una superficie di 5 ettari e sarà «dotata di sfioratori, scarico e rampa di accesso» al punto da permetterne «lo svuotamento» in «modo automatico e nell’arco di poche ore».
Gli interventi si inseriscono nel più ampio Piano Versace elaborato dall’allora docente di idraulica dell'Università della Calabria, Pasquale Versace (deceduto cinque mesi fa), in seguito all'alluvione del 14 ottobre 1996 che provocò la morte dei sei persone a causa della piena dell'Esaro. Solo che delle quattro vasche di laminazione previste, al momento è stata messa in piedi solamente quella in località Acqua della Quercia che è in funzione da oltre 20 anni. Invece, lo scorso marzo, la ditta appaltatrice dell’altra struttura da realizzare sul torrente Papaniciaro, nella zona “Manca di cani”, ha chiesto e ottenuto dal commissario regionale la rescissione del contratto per le lungaggini legate all'inizio dei lavori.
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