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Stadio di Catanzaro allagato, fari sul drenaggio

La Lega Serie B chiede due pompe a immersione e a fine stagione pozzetti di raccolta e scarico

Il punto sull’allagamento di una parte del campo in Catanzaro-Venezia l’ha messo la Lega Serie B: «Il terreno di gioco si è “comportato” abbastanza bene» considerando «l’eccezionalità dell’evento atmosferico», ma sono «completamente assenti gli idonei scarichi fognari, sotto il manto sintetico di quella zona, fra campo e tribuna, a ridosso della palazzina costruita alcuni anni fa». Ripensando all’ultima estate, quando sono stati rifatti il manto erboso e l’intero sistema drenante, è giusto chiedersi perché non sono stati previsti degli scarichi anche in quell’area, l’unica che ha evidenziato guai seri: è proprio su questo punto che ha cominciato a litigare la politica, mentre l’amministrazione comunale e il club stanno individuando le soluzioni per evitare che il problema si ripeta e un’altra gara venga interrotta (o addirittura sospesa) per «un’enorme pozzanghera».

Dopo la comunicazione della Lega il sindaco Fiorita e il dg Foresti hanno svolto un sopralluogo nello stadio insieme, fra gli altri, al dirigente comunale alle Grandi opere Laganà, rappresentanti dell’impresa esecutrice dei lavori sul campo (la toscana Hts), il consigliere comunale Carpino, che degli interventi sul manto erboso è stato anche direttore dei lavori. L’obiettivo è rispondere subito alle richieste avanzate dalla B.

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