
Resta senza mandanti ed esecutori l'omicidio di Franco Iona (nipote del defunto capobastone di Rocca di Neto, Guirino Iona), avvenuto l’8 ottobre 1999. La Cassazione l'altra sera, nell'ambito del processo di rito abbreviato nato dall'inchiesta "Six Towns" della Dda di Catanzaro, ha annullato senza rinvio la sentenza con la quale il 26 febbraio 2024 la Corte d'assise d'appello di Catanzaro, nel giudizio bis di secondo grado, aveva condannato all'ergastolo il boss di Belvedere Spinello, Agostino Marrazzo (detenuto per associazione mafiosa), in quanto ritenuto essere stato il mandante del delitto di 26 anni fa.
Non solo. La sesta sezione della Suprema Corte ha anche rideterminato la pena per il collaboratore di giustizia Francesco Oliverio: da 14 anni e 6 mesi a 13 anni e 2 mesi di carcere. Gli ermellini del "Palazzaccio" di piazza Cavour inoltre – rigettando il ricorso delle difese – hanno reso definitive tre condanne: 8 anni di reclusione per Sabatino Domenico Marrazzo (fratello di Agostino); 9 anni di carcere per Saverio Gallo; e 8 anni per Francesco Rocca.
I giudici di terzo grado ancora, annullando con rinvio la pronuncia della Corte di Catanzaro, hanno disposto un nuovo Appello per Fabio Lopez (al quale erano stati inflitti 6 anni e 8 mesi di detenzione). Per poi revocare la confisca dei beni immobili nei confronti di Vincenza Marrazzo (terza interessata al procedimento), e decidere un ulteriore processo di secondo grado relativamente al sequestro del patrimonio requisito a Gallo e Grazyna Kedzierska (terza interessata).

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