Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alluvione nel Vibonese, dopo diciannove anni restano le ferite e le incompiute

Era il 3 luglio 2006 quando un fiume di fango e detriti travolse il Vibonese portando devastazione e morte. Una pioggia di fondi concessi per l’emergenza e rimasti tra le maglie della burocrazia di Comune e Provincia

È una ferita ancora aperta quella causata dalla tragica alluvione del 3 luglio 2006, che disseminò morte e danni ingenti a Vibo Marina, San Pietro, Bivona e Longobardi. Tre le vittime che le Marinate piansero: Salvatore Gaglioti di appena 15 mesi, Ulisse Gaglioti di 40 anni e Nicola De Pascale di 44 anni, travolti dall’acqua mentre percorrevano la Strada statale 18. A queste si aggiunse un’altra vita spezzata: quella di Antonio Arcella, 56 anni, colpito da un fulmine nella sua azienda agricola di Sant’Onofrio.
Nel giro di tre ore i vibonesi si ritrovarono in uno scenario apocalittico: un’enorme quantità di pioggia (pari a quella che solitamente cade in due mesi) precipitò violentemente, provocando ingenti frane e lo straripamento di fiumi e torrenti.

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia