Restauro degli Scarabattoli di Caterina De Julianis concluso. Le opere ecclesiastiche catanzaresi più rappresentative, realizzate a cavallo tra il XVII e XVIII secolo, sono tornate nella Basilica dell'Immacolata in tutto il loro splendore e il restauratore, Giuseppe Mantella, ha svelato alcuni dei segreti nascosti dietro alle cere più celebri e preziose del capoluogo.
Oggetti preziosi come il filo d'argento intrecciato negli abiti di San Giuseppe e della Madonna, il turbante dei Magi impreziositi da perle incorporate nella cera d'api naturale dipinta, piccoli pezzi di petali di fiori, addirittura una vescica animale per simulare il velo della culla del Bambin Gesù, e veri e propri profumi ricavati dall'essenza dei fiori da diffondere negli ambienti delle case dei nobili dell'epoca che potevano permettersi i lavori della religiosa e artista partenopea, plasticatrice di figure in cera policroma.
Una importante indagine quella fatta sulle cinque opere, insieme all'Ecce Homo, che il team di Mantella è riuscito a realizzare grazie a tecniche innovative tra cui il laser e tac e scintigrafie. “Grazie a queste indagini siamo riusciti ad applicare i risultati, comparandoli, degli Scarabattoli a quelli dell'Ecce Homo, giungendo alla conclusione – ha sottolineato il professore – che l'Ecce Homo, di cui è sempre stato sconosciuto l'autore anche se nei fatti era attribuito alla De Julianis, può essere considerato tecnicamente e scientificamente, non solo dal punto di vista storico-artistico, una sua opera, visto che dal punto di vista materico le cere e i loro impasti corrispondono a quelli degli Scarabattoli”.
Un vero e proprio studio sull'artista, mai fatto fino ad oggi, che ha consentito di smontare completamente gli Scarabattoli e di ridefinire la sua opera come polimaterica in base a questo anche uno degli Scarabattoli attribuiti alla De Julianis, secondo Mantella non sarebbero una sua opera: “Pensiamo che in realtà abbia delle notevole differenze con le altre". Si tratta della Deposizione. "Bisognerà confrontarsi con chi ha studiato l'artista approfonditamente ma siamo portati a pensare questo".
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