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Estate a casa Berto, cala il sipario sugli eventi a Ricadi

Risultati eccellenti, anche quest’anno, per il tradizionale appuntamento estivo Estate a casa Berto, kermesse culturale tenutasi a Capo Vaticano dal 30 luglio al 4 agosto scorso presso la villa del compianto scrittore.

Apprezzamenti unanimi, infatti, sono stati espressi dal numeroso pubblico partecipante per gli interventi ed i temi trattati nel corso delle sei serate, durante le quali si sono alternati, tra gli altri, Lirio Abbate, vice-direttore de L’Espresso, che si è soffermato sul rischio che si corre in Italia ad essere giornalisti di inchiesta, e il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che ha raccontato al giornalista del Corriere della Sera, Paolo Conti il suo lato più privato – e che ha avuto modo di lanciare un anatema contro Gomorra che in breve ha fatto il giro dei media italiani.

Presenti, inoltre, Stenio Solinas, Diego De Silva, Anna Della Rosa, Franco Arminio, Checco Pallone e i suoi Cumededè e Massimo Garritano.

Il pubblico ha anche particolarmente apprezzato l’incontro con il Gal Terre Vibonesi nel corso del quale si è parlato di turismo esperienziale, territori e cultura, nonché sostenibilità e conservazione del paesaggio.

Per Antonia Berto, figlia di Giuseppe, “è bellissimo vedere questo gran flusso di appassionati che vengono a casa Berto ad omaggiare la memoria di un grande scrittore” mentre per Jo Lattari e Marco Mottolese, organizzatori e responsabili da cinque anni del programma di Estate a casa Berto, ormai, “il festival è il più piccolo dei grandi festival nonché il più grande dei piccoli festival” intendendo con ciò che questo festival ha ormai individuato un suo ruolo nel diffuso panorama dei festival culturali estivi in Italia.

"Il nostro impegno – hanno concluso - è per migliorare in futuro ed avvicinare quanto più possibile la qualità artistica nazionale a questi incantevoli luoghi. La natura che circonda Capo Vaticano e casa Berto merita non solo eccellenza ma contenuti artistici che solitamente non sono presenti in questi luoghi".

La manifestazione si è conclusa, in una serata a cavallo tra magia e rimpianto, con la proiezione del bellissimo documentario di Rai5 su Giuseppe Berto, a quarant’anni dalla sua scomparsa.

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