Oltre un milione speso in sei anni e mezzo dalla dichiarazione di dissesto finanziaria avvenuta il 21 giugno 2013, ma il Comune di Vibo è ancora nel pantano sul piano finanziario. All'orizzonte non ci sono prospettive di facile... riequilibrio. E il Piano messo in atto dall'amministrazione per evitare il secondo default finanziario, caso pressochè singolare sul piano nazionale, non è detto che vada a buon fine.
Così Pantalone, ovvero il contribuente, continua a pagare dazio. Non solo perché le aliquote rimangono al massimo con i servizi ridotti al lumicino - senza dimenticare i tanti creditori che si sono ritrovati a trattare sul proprio credito rinunciando in alcuni casi anche al 40% del dovuto -, ma anche e soprattutto per il fatto che l'organo straordinario di liquidazione in carica continua a produrre pochi atti ma tantissime uscite. Insomma, i cittadini non solo pagano il dissesto in termini di oneri tributari, ma sono costretti anche a pagare il costo del fallimento finanziario. E non sono proprio noccioline.
L'articolo nell'edizione di Catanzaro della Gazzetta del Sud
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