Suonerà intorno all’ora di pranzo, il De profundis per l’amministrazione comunale di Vibo Valentia, guidata dal sindaco Elio Costa. Ben 26 consiglieri su 33 dovrebbero firmare contestualmente le proprie dimissioni.
Ne sarebbero bastati diciassette per mandare a casa anticipatamente il primo cittadino, ma la decisione di Forza Italia e del senatore Giuseppe Mangialavori di staccare la spina ad Elio Costa ha fatto crescere esponenzialmente i numeri.
L’ex minoranza, divenuta una maggioranza, quella formata da Pd, Vibo Unica (il gruppo dell’ex presidente del Consiglio Stefano Luciano che ha tolto il sostegno al sindaco aprendo la crisi) e Progressisti avrebbe raggiunto da soli quota diciassette. Ma c’erano consiglieri pronti a saltare il fosso, “responsabili” in agguato decisi a mantenere in sella il capo dell’esecutivo.
Un piano fatto saltare proprio da Forza Italia, dopo che Costa ha fatto un appello esplicito agli eletti di votare il proprio programma di fine mandato, a prescindere dalla posizione dei rispettivi gruppi di appartenenza.
Salvo sorprese, dunque, oggi sarà game over per il primo cittadino, da tempo isolato, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola.
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