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Comune di Vibo, la “salvezza” passa dal Piano di riequilibrio

Comune di Vibo Valentia

La parola d'ordine è «serenità» perché l'aveva detto al momento del suo insediamento e l'ha voluto ribadire anche ieri il commissario Giuseppe Guetta che lui è «un funzionario dello Stato» che lavora in silenzio per «traghettare la città verso le prossime elezioni». Una città che deve essere «amministrata da un sindaco e da un Consiglio, perché è questa la democrazia».

Dunque, un anello di congiunzione tra quel che è stato e quello che dovrà essere, la fase commissariale. Una fase delicata, comunque, quella che vede impegnato il prefetto a palazzo “Luigi Razza” perché l'imperativo non è da poco: evitare il secondo dissesto finanziario. Un nodo da sciogliere sul quale il commissario non si sbilancia. Mantiene riserbo ma soprattutto è convinto che questo sia un periodo complesso.

Ergo, la chiave di volta è quella di «lavorare» e, in questa direzione, la rassicurazione rivolta alla città è proprio questa: «Con i dirigenti e i dipendenti - ha spiegato il Prefetto - stiamo lavorando per presentare un Piano di riequilibrio che per le vie brevi è stato già illustrato al ministero».

Naturalmente, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, i passaggi da compiere sono diversi «e l'iter prevedi tempi non strettissimi, è una procedura che richiede diversi mesi». Mentre si lavora su questo fronte, infatti, occorrerà approvare i bilanci consuntivo e di previsione e «la nuova amministrazione - ha sottolineato - sarà messa nelle condizioni di verificare quanto fatto».

Piano di riequilibrio che, infatti, una volta predisposto deve passare al vaglio della Commissione ministeriale e della Corte dei conti «ma l'obiettivo - ha ribadito - resta quello di evitare il dissesto che di fatto paralizza le attività».

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