C'è fermento a Lamezia Terme in vista delle elezioni comunali. Nel centrodestra il candidato sindaco è Ruggero Pegna, che ha appena sciolto la riserva, annunciando di avere accettato l'invito di Forza Italia, Lega, Udc, Fratelli d'Italia e Dc. “Accetto di candidarmi, convinto che la mia figura possa rappresentare le speranze di tanti, al di là di specifiche appartenenze, di poter immaginare una nuova, grande e bella Lamezia, con una migliore qualità della vita e opportunità di ogni tipo, innanzitutto, per le nuove generazioni – ha detto Pegna – confido nelle tante intelligenze di questa città, in un lavoro sinergico, nelle idee e consigli di tutti e, anche, nel coraggio e nella fede che, nella mia vita, mi hanno consentito di accettare e superare tanti momenti difficili. Al di là di ogni risultato, potrò dire di non essermi tirato indietro e di essermi messo a disposizione del futuro della mia città”.
“La forte convinzione dei partiti che hanno proposto la mia candidatura a sindaco di Lamezia e la loro disponibilità ad accogliere e condividere idee, suggerimenti e linee di assoluta trasparenza, hanno imposto una lunga e difficile riflessione – prosegue Pegna – gli alti e bassi, le paure, i cambi di opinione di questi giorni, si sono mescolati agli incoraggiamenti dei tanti che, trasversalmente, mi hanno manifestato la loro stima. Unici obiettivi: il bene comune e l’affermazione, come da potenzialità e vocazioni, di città di cultura, creatività, storia, bellezza, efficienza, lavoro, impresa, fulcro nevralgico dell’intera Calabria, centro di un’autentica area metropolitana dei Due Mari”.
Decisamente in alto mare è invece che coalizione di centrosinistra, in particolare, il Partito democratico, che oggi si è visto tirare indietro la candidata prescelta, l'architetto Maria Teresa Morano, esponente dell'Associazione antiracket Lamezia. La Morano, che era stata proposta da una parte del Pd, fino a ieri sera stava cercando di completare la lista a suo sostegno, mentre invece questa mattina ha comunicato che ritirava la candidatura. Per questo, nel pomeriggio il Pd ha riunito nella sede regionale il suo gruppo dirigente provinciale e cittadino per discutere proprio delle elezioni comunali e in particolare la candidatura a sindaco. Una decisione, quella del ritiro della Morano, che potrebbe essere l'ultima mossa del Pd per cercare di ricompattare una coalizione di centrosinistra sconquassata. Questo potrebbe significare che, dopo il dietrofront anche di Milena Liotta e Francesco Grandinetti, la coalizione potrebbe puntare su l'unico candidato rimasto ancora in gioco: Rosario Piccioni, ex assessore della Giunta Speranza ed esponente di “Lamezia bene comune”.
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