Chi lo conosce assicura che è abituato ad affrontare le questioni senza girarci troppo attorno. La cortesia dei modi, insomma, non è affatto sintomo di mancanza di determinazione, anzi. D'altronde lo mette in chiaro lui stesso in un colloquio con la Gazzetta: «Nessuno pensi che il fatto che il mio carico sia limitato nel tempo possa indurmi a sottrarmi a qualche responsabilità». Il prefetto Giuseppe Priolo, che da qualche giorno regge il Comune dopo che il Tar ha ordinato di rivotare in 4 sezioni stoppando (momentaneamente) il secondo mandato di Paolo Mascaro, è pronto ad affrontare la sfida amministrativa che lo vedrà alla guida della quarta città della Calabria. Alle spalle ha oltre 40 anni di servizio nei ranghi del ministero dell'Interno e a fianco avrà ora un viceprefetto (Luigi Guerrieri) e un funzionario economico-finanziario (Antonio Calenda) che lo supporteranno nel non facile lavoro che ha davanti.
Com'è andata la prima riunione con i subcommissari?
«Ho avuto modo di conoscerli, sono giovani e so già che lavoreremo bene insieme. Benché ora ci sia alla guida dell'ente una commissione – voglio chiamarla così perché è importante il gioco di squadra – garantisco che i cittadini non avvertiranno vuoti nell'amministrazione».
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