La Prefettura e la matematica costringono Paolo Mascaro a un nuovo ballottaggio, ma il suo ipotetico sfidante, Ruggero Pegna, definisce «surreale» questa circostanza e si dice convinto che alla fine l’esito finale non cambierà. Il decreto che indice per il 28 marzo le nuove elezioni nei 4 seggi in cui lo scrutinio è stato annullato dal Tar continua a generare conseguenze che, in un senso o nell’altro, scompaginano i piani della politica lametina. Mascaro ha spiegato alla Gazzetta che non condivide la decisione del prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta di disporre l’eventuale ballottaggio se nessun candidato – cosa impossibile numeri alla mano – raggiungerà il 50%+1 dopo il “mini” primo turno, ma ha comunque chiarito che non darà vita a ulteriori contenziosi perché è sicuro di vincere anche il “ballottaggio bis”. Allo stesso modo Pegna si è detto sicuro che perderà di nuovo, mentre i partiti del centrodestra per ora tacciono. Nel fronte opposto il centrosinistra non sembra tradire speranze vane ma guarda comunque con attenzione a quanto potrebbe succedere ritornando alle urne.
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