Il rinvio delle “mini” elezioni all’autunno, e le disposizioni che di conseguenza consentiranno di fissare il voto per il rinnovo del consiglio provinciale a dicembre, rappresentano «l’unico motivo» per cui si è deciso di rinunciare alla sospensiva. A chiarirlo è lo stesso sindaco sospeso Paolo Mascaro contattato telefonicamente dalla Gazzetta il giorno dopo l’udienza in cui il Consiglio di Stato ha preso atto del ritiro dell’istanza cautelare da parte degli avvocati Antonino Galletti e Giovanni Malinconico, che rappresentano lui e l’ex presidente del consiglio comunale Peppino Zaffina nell’appello incidentale proposto contro il ricorso dell’esponente M5S Silvio Zizza che, invece, chiede l’annullamento totale delle elezioni del novembre 2019. Le modifiche legislative che hanno generato il rinvio delle elezioni hanno fatto insomma «venir meno il profilo cautelare» visto che il giudizio di merito è fissato per il 18 maggio, data in cui il Consiglio di Stato si pronuncerà in via definitiva sulle elezioni lametine e sull'eventuale prosecuzione del commissariamento del Comune.
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