Volano gli stracci nel Partito democratico. Lo scontro tra correnti, tenuto sotto controllo nel corso degli ultimi anni, è nuovamente esploso. Sul banco degli imputati il segretario provinciale Vincenzo Insardà, ma soprattutto la scelta dei candidati per le future elezioni regionali, con “l’emarginazione” di alcuni circoli, ben 27, di area prevalentemente censoriana, che ieri hanno deciso di alzare il tiro mettendo nero su bianco un durissimo j’accuse in un documento destinato ad aprire una discussione lunga e articolata. In sintesi, «chi esprime dissenso – avevano tuonato i circoli – viene escluso dal confronto». Parole forti, dinanzi alle quali, il presidente del partito Enzo Romeo, che il segretario avrebbe bypassato nella convocazione dell’assemblea provinciale, ha gettato ieri acqua sul fuoco, pur senza nascondere «che qualcosa non va»… Il vero nodo al pettine, infatti, in questi momenti, «è la mancata celebrazione di un congresso che il partito – ha spiegato Romeo – continua ad attendere ma che vede sistematicamente rimandato».
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