Sferza il vento delle regionali, sul capoluogo. E, forse, le previsioni c’era chi le aveva fatte da tempo, con tanto di allerta. Era l’assestamento di bilancio a luglio. Ma anche prima c’erano state le commissioni. Messaggi chiari ma indolori, con accuse – seppur neanche troppo velate – all’esecutivo. Perché si chiama “Città futura” ma quel futuro rischia di essere compromesso a palazzo “Luigi Razza”, nonostante le rassicurazioni. Non oggi, però, ora, infatti, è il tempo di garanzie e amicizia. Come dire, il defenestramento dalle liste per le regionali di Vito Pitaro – anima e punto di riferimento del gruppo consiliare che conta sei esponenti e parecchie “simpatie” nella maggioranza che presto potrebbero tornare alla casa... madre – sarà una questione da affrontare in seguito. Perché è politica, bellezza. E il consigliere uscente la politica la vive sin da ragazzo e qualche precedente lo insegna. Una storia che, insomma, non sembra possa chiudersi qui. L’avrà pensato anche il sindaco Maria Limardo questo, tanto che giovedì appena ufficializzata la sua esclusione, non ha esitato a bussare alle porte della segreteria di Pitaro. Solo una visita di cortesia e vicinanza? O il timore che la “linea” per le regionali di FI possa adesso ritorcersi contro gli equilibri della maggioranza? Interrogativi che, al momento, resteranno senza risposte.
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