A poche ore dalla chiusura dei seggi nel Partito democratico cade la prima testa. È il segretario provinciale Gianluca Cuda ad annunciare le sue dimissioni «irrevocabili». Una decisione ufficializzata a urne ancora calde, un voto che ha sancito non solo la sconfitta della candidata della coalizione Amalia Bruni, ma che si è dimostrato particolarmente avaro proprio nei confronti di Cuda, ultimo in lista per preferenze ottenute. «Personalmente - ha scritto Cuda - in queste settimane, ho tenuto fede all'impegno che mi ero dato, di ritirare le mie dimissioni e condurre il partito democratico provinciale alle elezioni regionali del 3 e 4 ottobre, contribuendo in tutti i modi ad una sua raffigurazione unitaria, fuori da polemiche e da schermaglie interne. Questi anche i motivi che mi hanno spinto - aggiunge Cuda - per estremo spirito di servizio e di appartenenza ad accettare la candidatura nella nostra lista. Una candidatura che, come è noto, è stata da me non cercata e non voluta, di cui avrei fatto volentieri a meno».
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