È stata la croce della consiliatura che volge al termine e l’auspicio comune è che non diventi il calvario della prossima. La questione commissioni diventa infatti centrale non solo quale “motore” della macchina politico-amministrativa ma anche sotto il profilo del funzionamento degli organismi consiliari permanenti. Attualmente sono cinque e le loro competenze spaziano ovviamente su tutti i settori della burocrazia di Palazzo De Nobili: dall’urbanistica al turismo, dallo sport alle politiche sociali all’ambiente e attività economiche, tanto per citarne alcune.
Ma proprio la loro attività o, meglio, la partecipazione alla loro attività è stata al centro di un’inchiesta penale che ha coinvolto gran parte dell’assise cittadina - attualmente è nella fase di giudizio preliminare - sostenendo che in alcuni casi le firme sul foglio presenze dei verbali non corrispondessero a un’effettiva partecipazione ai lavori. E di conseguenza i gettoni relativi a quelle sedute sarebbero stati percepiti in maniera indebita. Rispetto alle ipotesi iniziali il quadro su questo specifico aspetto (l’altro riguarda i rimborsi ai lavoratori dipendenti e alle rispettive società) è parso ridimensionarsi guardando all’entità, in alcuni casi minima, dei gettoni erogati; sarà comunque il gup a decidere se archiviare o mandare a giudizio.
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