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Crotone, Voce tesse la tela per restare in sella

Il sindaco ha aperto un dialogo con i consiglieri dissidenti di “Un’altra Crotone”

Vincenzo Voce, sindaco di Crotone

Il sindaco tesse la tela per restare il sella. Ma sul futuro dell’amministrazione Voce si deciderà probabilmente nella prossima settimana. La palla in questo momento è in mano ai quattro consiglieri di “Un’altra Crotone”. Salvatore Riga, Anna Maria Cantafora, Nicola Corigliano e Vincenzo Familiari hanno incontrato il sindaco fino a tarda sera mercoledì scorso e alla fine della riunione si sono riservati di riflettere sulle proposte avanzate dal primo cittadino. Sul piatto, nell’offerta di Voce, c’è anche un posto in Giunta, o comunque un ruolo di peso nella gestione esecutiva dell’amministrazione. Ma dall’altra parte i quattro consiglieri – che da un lato si sono astenuti in occasione del boto sul consuntivo permettendone l’approvazione ma che di fatto hanno aperto la crisi nell’ultimo consiglio comunale dando a Voce un ultimatum e chiedendo un rimpasto totale – hanno sempre detto di non ambire a poltrone ma di volere delle garanzie sulla strategia che il sindaco intende attuare per il prosieguo della sua attività.

Voce dopo giorni di silenzio e di riflettori spenti è intervenuto sulla crisi ieri chiedendo responsabilità verso la città: «In questi giorni ho volutamente mantenere uno stretto riserbo rispetto alla crisi politica che non nego ci sia. Perché il senso di responsabilità che mi deriva dall'essere sindaco della città mi impone, in questo momento, più l’ascolto che le esternazioni». Il primo cittadino ha poi spiegato che per senso di responsabilità ha intenzione di ascoltare tutti i componenti del Consiglio, di maggioranza come di opposizione, al fine di cercare le condizioni migliori per poter andare avanti. È un messaggio ecumenico. Il sindaco cerca di non mollare ed è uno stato d’animo condiviso da una buona parte dei consiglieri eletti nelle sue liste. «Ascoltare tutti, senza distinzioni ideologiche, nell’interesse della città – sono ancora le parole di apertura di Voce - Lo dico a me stesso e estendo il concetto a tutti. I cittadini vogliono fatti non comunicati stampa».

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