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Sorical, Amalia Bruni: “Disagi incredibili, quartieri di Lamezia da oltre 36 ore senz’acqua"

"E la situazione non si sa quando sarà normalizzata. Una società incapace di gestire, è solo un serbatoio elettorale”

“Da circa 36 ore, sotto una canicola asfissiante, interi quartieri di Lamezia Terme sono privi di acqua potabile. E la Sorical che fa? In una nota ufficiale comunica che “riguardo i disagi idrici in città, (nota Prot.n.94 del 19.07.2022) che i lavori di riparazione hanno subito un forte ritardo a causa della presenza di opere strutturali di proprietà di gestori di diversi altri sottoservizi proprio sull’asse della tubazione da sostituire. Il completamento dei lavori che, con la nota prot.n.93 del 18.07.2022, era previsto per le ore 24:00 del 19/07/2022 è posticipato presumibilmente al pomeriggio di domani, giorno 20/07/2022, salvo ulteriori impedimenti e imprevisti che dovessero presentarsi nella prosecuzione dei lavori”. Naturalmente la data non è stata rispettata e ancora non si sa quando il servizio idrico sarà ripristinato e i cittadini, i quali sono stati privati anche del metano, si trovano a fronteggiare da soli una situazione di vera emergenza con temperature percepite che di giorno sfiorano i 40 gradi e di notte i trenta". Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

"E dire che la conduttura dell’acquedotto Sambuco è da anni che dà problemi, ogni tanto il servizio si è fermato per piccoli incidenti, riparazioni al volo, sempre con interventi per riparare ma mai per prevenire un disastro del genere. La Sorical non brilla per le prestazioni dei suoi servizi, tutt’altro, ma in quanto a strategia, a prevenzione è sempre stata completamente assente. E la Regione che fa? L’amministrazione comunale come intende aiutare i cittadini? C’è qualcuno in grado di esprimere un’idea per risolvere il problema dell’acqua o saremo costretti ancora a vedere per anni un’autobotte posizionata su Piazza Fiorentino che distribuisce acqua potabile alla popolazione? Come se venissimo da una guerra e fossimo in una fase di ricostruzione. Certo se non si fossero persi oltre cento milioni di finanziamenti pubblici stanziati proprio per ricostruire le condutture idriche danneggiate non saremmo a questo punto. Non ci possono trattare come cittadini di serie C, almeno l’acqua e la salute le istituzioni le devono garantire, sono diritti sacrosanti. Denuncerò tutto in Consiglio Regionale, qualcuno dovrà rispondere”.

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