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Crotone, il Consiglio con 21 gruppi costa troppo. Proposto un tetto alle commissioni

La moltiplicazione degli organismi consiliari rischia di far schizzare la spesa

ginio Pingitore, Cristian Prisma, Andrea Arcuri e Floriana Mungari

Un costo annuo di 308 mila euro e numerose riunioni poco incidenti su uno stesso argomento. Basterebbero questi motivi per capire la proposta avanzata dal gruppo consiliare di maggioranza, “Stanchi dei soliti”, che si propone di mettere un freno ai costi delle quattro commissioni espressione del Consiglio comunale di Crotone, più a quella delle Pari opportunità. Costi destinati ancora a salire vista la frantumazione dell’assemblea in 21 gruppi, 12 dei quali composti da un solo consigliere.
Per evitare l’incremento della spesa Andrea Arcuri fondatore del movimento che esprime quattro consiglieri di maggioranza – nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti Iginio Pingitore, Floriana Mungari e Cristian Prisma – ha proposto di inserire «un tetto massimo al numero delle sedute di ogni commissione che quindi non dovrà essere superiore ad otto, in quanto l’attuale regolamento prevede solo un minimo di tre riunioni al mese».
Ad oggi, infatti, la partecipazione dei 32 consiglieri alle adunanze degli organismi elettivi viene remunerata col gettone di presenza che è di 32,50 euro per ciascuna riunione. E la recente proliferazione dei gruppi consiliari ha fatto schizzare la spesa per le commissioni consiliari. Invece, col taglio delle sedute – secondo le previsioni di Arcuri – l’ente risparmierebbe il 27 per cento all’anno della spesa complessiva che equivale a circa 90 mila euro. Inoltre, a dimostrazione della bontà della proposta presentata, il leader di “Stanchi dei soliti” ha voluto fare qualche esempio concreto. Su tutti c’è il maxi progetto archeologico di Antica Kroton.

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