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Lamezia, la maggioranza resta spaccata e i dissidenti scelgono il silenzio

A disertare il Consiglio comunale Zaffina, Mastroianni, Gato, Costantino Saullo e Saladini

Maggioranza spaccata in due tra chi ancora sostiene il sindaco Mascaro e il governo comunale e chi invece ha deciso di fare ostruzionismo esprimendo il suo dissenso disertando i lavori consiliari. La polemica politica divampa mentre l’amministrazione cerca di difendersi dal fuoco amico di sei consiglieri (Pino Zaffina, Davide Mastroianni, Danilo Gatto, Enrico Costantino, Alessandro Saullo e Giovanni Saladini) che nelle ultime tre convocazioni consiliari non si sono fatti vedere. E che continuano a mantenere intatto il muro del silenzio non palesando le ragioni della loro presa di posizione. Nonostante la crisi in atto, giovedì scorso si è tenuto comunque il consiglio comunale grazie alla minoranza che è rimasta in aula garantendo il numero legale.

Dal fronte della maggioranza a parlare per i consiglieri presenti è stata Antonietta D’Amico (Lega) che ha richiamato presenti e assenti ad esprimere e concretizzare un forte senso di responsabilità. «Siamo stati eletti e siamo portatori di istanze – ha ricordato D’Amico – è molto triste trovarci qui per discutere di personalismi, rischiano di far perdere importanti occasioni alla città come le risorse del Pnrr. I centri vicini stanno per volare con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e, se noi perderemo questa occasione, affosseremo la città. Ciascuno - ha concluso - deve mettere la faccia nelle idee che ha». A gettare benzina sul fuoco nella bagarre della polemica è l’ex consigliere comunale Massimo Cristiano, attualmente coordinatore regionale di Italexit.

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