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Lavoro, sviluppo e sanità le priorità per la Calabria centrale: le proposte della Cgil illustrate a Catanzaro ai candidati

Sanità, infrastrutture, aree industriali, aree interne, sviluppo e occupazione. La CGIL Area Vasta Catanzaro–Vibo–Crotone, nel chiamare a raccolta tutti i candidati al Consiglio regionale dell’area centrale della Calabria, ha presentato un pacchetto di proposte e idee dettagliate per affrontare le emergenze sociali ed economiche che continuano a penalizzare il territorio.

Un incontro, tenuto stamattina nella Sala Giuditta Levato del Museo Musmi di Catanzaro e dal titolo eloquente “Verso le Elezioni Regionali”, alla presenza dei componenti della segreteria guidata dal segretario generale Enzo Scalese, ha avuto l’obiettivo di illustrare le priorità e le proposte della CGIL su temi che toccano la vita quotidiana dei cittadini, raccolte in un documento di cui riportiamo di seguito una sintesi.

All’appello hanno risposto i candidati al Consiglio regionale Amalia Bruni, Terri Boemi, Sergio Genco, Raffaele Mammoliti, Filippo Sestito, Elisabetta Barbuto, Leo Barberio, Marco Miceli, Giusy Iemma, Gianmichele Bosco, Elisabeth Sacco, Antonio Lo Schiavo ed Alessandra Pugliese.

Lavoro e precarietà

Il sindacato mette in evidenza una delle piaghe storiche della Calabria: la disoccupazione giovanile e femminile, il lavoro nero e la precarietà cronica. «Sono condizioni che creano esclusione sociale e alimentano l’emigrazione di massa», si legge ancora nel documento. Tra le richieste: il potenziamento dei Centri per l’impiego, investimenti mirati nella formazione professionale, percorsi di stabilizzazione per LSU/LPU e tirocinanti TIS, con l’aumento delle ore lavorative fino al tempo pieno.

Sviluppo e innovazione

La proposta guarda a una Calabria che sappia attrarre investimenti e valorizzare le proprie vocazioni produttive. Si chiede sostegno alle filiere agroalimentari e artigiane, una strategia di rigenerazione delle aree industriali dismesse e la piena valorizzazione delle opportunità offerte dalla ZES unica. «Dobbiamo fermare la fuga dei giovani talenti – sottolinea la CGIL – incentivando il loro rientro e promuovendo forme innovative di lavoro, come lo smart working, da sviluppare anche nei borghi delle aree interne».

Sanità e diritto alla salute

La CGIL Area Vasta denuncia il grave ritardo nell’attuazione della Missione Salute del PNRR: «Le Case e gli Ospedali di comunità sono ancora sulla carta, ma i cittadini hanno bisogno subito di risposte». Centrale il ruolo della AOU “Renato Dulbecco”, «che deve diventare il fulcro del sistema sanitario regionale, ma che ha bisogno di un forte sostegno politico e finanziario per esprimere appieno le proprie potenzialità».

Infrastrutture e aree interne

Sul fronte infrastrutturale il sindacato indica alcune priorità strategiche: il collegamento ferroviario diretto tra la stazione di Lamezia Terme e l’aeroporto, l’elettrificazione della linea Catanzaro–Crotone, la riqualificazione della Cosenza–Catanzaro. «Le aree interne rischiano la desertificazione – si denuncia nel documento – se non si garantiscono servizi essenziali come sanità, istruzione e mobilità. Servono investimenti straordinari per mantenere in vita intere comunità».

Politiche sociali e lotta alla povertà

Con il 26,8% delle famiglie calabresi in povertà relativa e una spesa sociale comunale di appena 37 euro pro capite, la CGIL Area Vasta definisce «insostenibile» l’attuale quadro delle politiche sociali. «La Regione deve fare la sua parte – afferma – con risorse aggiuntive e con il rafforzamento degli Ambiti Territoriali Sociali. Non possiamo lasciare soli i Comuni di fronte a una simile emergenza».

Aree industriali e bonifiche

Tra le priorità figura la bonifica del SIN di Crotone, ferma da anni, e il no a nuovi siti di discarica in territori già pesantemente compromessi. «La transizione ecologica – sottolinea il sindacato – deve essere un’occasione di risanamento e rilancio, non un ulteriore fardello per i cittadini».

La conclusione

«Il lavoro, lo sviluppo sostenibile e il diritto alla salute devono essere al centro delle politiche regionali – conclude la CGIL Area Vasta –. Solo così la Calabria potrà diventare un territorio attrattivo e competitivo, capace di dare futuro alle nuove generazioni. Non servono promesse, ma azioni concrete e condivise con le parti sociali, in un grande patto per la dignità del lavoro e la giustizia sociale».

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