Conoscere la storia per scrivere il futuro: è quello che sta accadendo a Monterosso Calabro, piccolo centro dell’angitolano balzato improvvisamente agli onori delle cronache per aver custodito la memoria del passato. Il paese, infatti, vanta una tradizione tessile le cui origini si perdono nella notte dei tempi (c’è chi azzarda a farle risalire all’epoca romana).
Le peculiarità di tale tradizione si trovano soprattutto nella tintura dei tessuti: fino alla prima metà del secolo scorso i capi d’abbigliamento e, più in generale, i filati prodotti a Monterosso venivano tinti con la grafite, minerale presente in abbondanza in quanto il paese ospita l’unico giacimento d’Italia non ancora esaurito. Oggi questo metodo di tintura non viene più utilizzato, sia perché l’artigianato tessile del borgo è quasi scomparso sia perché la colorazione naturale è stata decisamente superata da tecniche più agevoli e d’avanguardia.
Ma a Monterosso vi sono ancora delle anziane signore che conoscono bene gli antichi segreti della tintura con la grafite: ciò ha consentito al paese di trionfare alla Milano Fashion Look nella serata del Green Carpet Award. Quest’ultimo è un evento indetto da Eco Age e dalla sua fondatrice Livia Giuggioli Firth, in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, che mira a promuovere la moda ecosostenibile. Al Green Carpet Award, svoltosi domenica scorsa presso il teatro alla Scala, Monterosso ha vinto l“Handprint Award” per aver mantenuto le sue tradizioni.
Il riconoscimento è stato consegnato alla delegazione monterossina (formata dal sindaco Antonio Giacomo Lampasi, dalla sua vice Maria Crispino, dalla professoressa Nella Morano, dal signore Giacomo Puzzello e dal medico luminare Giuseppe Curigliano) dal premio Oscar Colin Firth. A testimonianza della funzione delle tradizioni, sulla passerella milanese è stato portato un abito realizzato dall’azienda Wrad Living e tinto con la grafite secondo l’uso monterossino.
Ma i carpet d’alta moda come sono arrivati a conoscenza dell’arte di un piccolo borgo dell’entroterra calabrese? Nel 2016 la Wrad Living, che si occupa di moda a basso impatto ambientale, dopo diverse ricerche ha scoperto l’esistenza delle tradizioni tintorie monterossine ed è giunta in paese per apprenderle dal vivo. A Monterosso la Wrad Livng ha potuto osservare da vicino la miniera di grafite, le “gurne” (ossia le vasche, ubicate nei pressi del giacimento, utilizzate per preparare il colorante miscelando il minerale con acqua piovana, mallo e buccia di melagrana) e ha ricevuto preziosi insegnamenti da parte di anziane donne del mestiere. A seguito dell’esperienza monterossina, la Wrad Living ha realizzato la Graphi-tee, maglietta tinta con la grafite secondo il metodo appresi in paese.
La Graphi-tee ha fatto, e sta facendo tutt’ora, il giro del mondo (da ultimo è arrivata allo Starbucks), consentendo all’azienda di vincere importanti premi. Attraverso la Wrad Living, Livia Giuggioli Firth ha scoperto le tradizioni di Monterosso e ha inteso documentarle per portarle al Green Carpet Award . Così la sua associazione Eco Age e la Camera Nazionale Moda Italia hanno inviato una troupe, composta dal produttore Alessandro Giuggioli e dall’attore Michele Bevilacqua, per girare un video-documentario, proiettato poi al Green Carpet Award a corona del riconoscimento ottenuto da Monterosso. Attualmente in paese c’è molta soddisfazione. L’amministrazione comunale ha organizzato una sontuosa cerimonia, presenziata da istituzioni provinciali e regionali, per consegnare simbolicamente l’Handprint Awards alla popolazione.
Il premio rappresenta il punto d’inizio per un nuovo capitolo della storia di Monterosso. Gli amministratori adesso cominciano a lavorare sulle idee, provando a carpire le opportunità che possono scaturire dal premio e, soprattutto, dal sudore dei minatori e dalla fatica delle donne che hanno portato avanti l’arte tradizionale, tramandandola per secoli da madre in figlia. "Innanzitutto - ha affermato il sindaco - a breve convocheremo un tavolo tecnico, al quale inviteremo anche la Wrad Living, per vagliare bene tutti i passi da compiere". Tra le proposte del primo cittadino vi sono: il ripristino della miniera e delle gurne, per poter realizzare un ecomuseo attrezzato; la creazione di una via degli antichi mestieri nel cuore del borgo, dove troverà ampio spazio l’artigianato tessile; l’impulso allo studio delle tecniche tintorie monterossine, sia da parte dei giovani del posto che da parte delle accademie di moda calabresi, sì che questo patrimonio di inestimabile valore possa apportare benefici all’intera regione.
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