Ad un anno esatto dalla chiusura per restauro, la chiesa del SS. Rosario è tornata all’antico splendore, grazie all’impegno della locale confraternita del Rosario e del suo priore Vittorio Pittella. La riapertura è avvenuta con una partecipata cerimonia nel giorno della ricorrenza di San Giacomo, al quale la comunità monterossina è molto legata e la cui sacra effigie è custodita proprio presso la chiesa del Rosario.
Dopo la benedizione inaugurale- impartita dal parroco padre Carmelo Andreacchio, da don Antonio Farina e da don Francesco Farina- vi è stata la celebrazione eucaristica all’esterno (nel pieno rispetto delle norme sanitarie di prevenzione del contagio), che ha richiamato ed emozionato i fedeli. Al termine, il priore Vittorio Pittella ha sottolineato l’operato dei confratelli e delle personalità che si sono spese per rendere possibile il restauro; il professore Giuseppe Farina, artista di fama nazionale che ha sovrinteso i lavori, ha espresso tutta la sua emozione nel veder compiuta l’opera, suggello della devozione dei monterossini verso la Vergine del Rosario; commovente anche la lettera inviata dal ragioniere Soccorso Domenico Capomolla, a testimonianza di fede e devozione.
L’importanza della riqualificazione della chiesa come manifestazione di fede è stata rimarcata, altresì, dal presidente della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d'Italia Antonio Caroleo, il quale ha tenuto a presenziare l’evento. A conclusione degli interventi, il priore ha voluto omaggiare con apposite benemerenze tutti coloro che hanno reso possibile la riqualificazione della chiesa.
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