Trenta, cinquanta e, in alcuni casi, anche settanta. Gli sconti pazzi sono arrivati anche quest’anno; sulle vetrine dei negozi campeggiano i manifesti con le allettanti cifre dell’ennesima stagione scontistica ma, all’interno dei negozi, i clienti sono rari e ricercati. Più che le cifre degli sconti, manifesti e locandine dovrebbero avere come dicitura a caratteri cubitali: “AAA cliente cercasi”. L’atmosfera che si respira nelle vie dello shopping cittadino non è delle migliori; i commercianti sono afflitti dal caro bollette e delusi da come sono andate le vendite durante le festività natalizie.
Dagli esercenti dell’abbigliamento a quelli dei casalinghi; dai gioielli agli accessori più di tendenza; dalle scarpe ai profumi. Il coro è unanime: «Natale è andato male! Non ci aspettavamo un crollo nelle vendite come quello che abbiamo registrato nell’ultimo mese – ribadiscono i negozianti – l’anno scorso eravamo ancora nella morsa della pandemia eppure si è lavorato di più. Quest’anno ci si attendeva il ritorno alla normalità e invece ci siamo ritrovati a ripiegarci su noi stessi, con i problemi che ci portiamo dietro da anni e che l’emergenza pandemica ha profondamente acuito». I regali di Natale, dunque, sono stati dei semplici “pensieri”; e quelli che si sono sbilanciati a spendere di più sono stati una sparuta minoranza. Le offerte speciali e gli sconti vari sono iniziati da qualche giorno ma ancora non si è visto un movimento di vendite che lasci ben sperare per le prossime settimane. Gli sforzi per rimanere sulla piazza sono immani ma effettivamente per resistere alla recessione in corso ci vuole una forza titanica.
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