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Il borgo vecchio di Nardodipace fatto rivivere grazie al presepe vivente degli alunni di Cassari

Ad oltre 70 anni dall’abbandono, avvento dopo una violenta alluvione negli anni ’50 del secolo scorso, il vecchio abitato di Nardodipace, nel Vibonese, ha potuto rivivere nei giorni scorsi. Rumori che per le strade, da tempo non più percorse, non si udivano più. Porte di case che trasudano storia e storie di vita vissuta si sono riaperte, per essere ammirate nel loro veterano impegno, fatto di brulichii di contadini che scandivano le proprie giornate all’unisono con le fasi solari e lunari del calendario e di un vivere paesano che oggi non c’è più. A rendere possibile la “rinascita” i bambini e i ragazzi della scuola primaria e secondaria della frazione Cassari, facente capo all’istituto comprensivo di Fabrizia, i quali, sapientemente e minuziosamente preparati e guidati dagli insegnanti della primaria, hanno dato vita al presepe vivente, riavviando le lancette a un orologio fermo da decenni e ridestando strade e case del caratteristico borgo arroccato sui monti delle Serre, che ben si è prestato a fare da palcoscenico alla rappresentazione, in occasione dell’anniversario del primo presepe vivente, predisposto 800 anni fa a Greccio da San Francesco. Ad essere rappresentate gran parte delle principali attività e scene di un degno presepe. Dal falegname ai vasai, passando per le tessitrici, il forno, i cardatori, la forgia, i produttori di sapone e pasta, le guardie romane, i tintori, il caseificio e le stalle con gli animali. Riprodotta la Betlemme di 2023 anni fa ma sicuramente, a parte il culmine della rappresentazione, la capanna in cui è nato Gesù (che indubbiamente si trova ad altre latitudini), anche la laboriosa Nardodipace di 70 e più anni fa. Un connubio perfetto per una manifestazione che ha convolto sia le numerose comparse impegnate sia il corposo pubblico accorso a respirare quell’aria che, ormai, non si respira più.

Si è svolto, con successo e con ampia partecipazione, lo scorso 15 dicembre, il Presepe Vivente dei ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di Cassari, Istituto Comprensivo di Fabrizia. Nell'ottocentenario della creazione del Presepe, ideato per la prima volta a Greccio da San Francesco, la significativa iniziativa è stata organizzata egregiamente e nei minimi dettagli dalle insegnanti della Scuola Primaria e ha visto la partecipazione entusiastica di bambini e ragazzi che hanno saputo rievocare con cura e spontaneità la Nascita di Gesù. La splendida cornice del borgo di Vecchio Abitato, custodito tra le montagne con le sue case e le sue strade rimaste ferme nel tempo, e il suono delle zampogne hanno poi contribuito a proiettare partecipanti e visitatori in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio.

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