Al sapore del successo non ci si abitua mai, nemmeno quando hai da poco ottenuto la terza promozione in quattro anni. «Vincere il campionato è sempre bellissimo, però stavolta l’ho sentito di più: con la Reggina e il Perugia il Covid ci aveva tolto il gusto di festeggiare con i tifosi, ora è tutto più vero». Dimitrios Sounas ha ancora negli occhi le immagini di una stagione vissuta in simbiosi con i compagni e la piazza: «I festeggiamenti, la gente emozionata, i sostenitori che ci hanno aspettato fuori dall’albergo dopo la partita di Crotone, sono tutti momenti indimenticabili che rimarranno sempre dentro di me».
Una lunga ed esaltante progressione verso le stelle: «La vittoria nel derby d’andata è stata una delle prove più importanti, decisiva per il nostro cammino perché abbiamo dominato tutta la partita in uno stadio che tornava pieno dopo tanto tempo. Il pubblico si è rivelato la nostra forza, ci ha sostenuto sempre, in casa e fuori, senza i nostri sostenitori sarebbe stato impossibile raggiungere l’obiettivo. Fra le cose da incorniciare metto anche la trasferta di Salerno, una gioia incredibile, lì abbiamo raccolto il risultato che aspettavamo da tanto».
Il 2-0 con la Gelbison del 19 marzo ha fatto scattare le celebrazioni («Cianci e Scognamillo sono stati i più “pazzi”»), ma non ha mandato in vacanza il Catanzaro: «Dopo la promozione abbiamo vissuto una settimana di festa, però in allenamento, come ci ha chiesto anche il mister, siamo sempre concentrati, sul pezzo, perché vogliamo battere altri record». Il 4-0 al Giugliano (con l’assist per Curcio da parte del greco) lo ha dimostrato.
Con sette gol realizzati, per il centrocampista 28enne è la migliore annata della carriera: «La rete a Taranto la più bella, però potevo anche segnarne di più. Vorrei la doppia cifra , e alzare la Supercoppa, trofeo che mi manca».
Sounas è stato fra i più bravi e costanti, evidenziando una crescita notevole non solo sul piano realizzativo. Da mezzala è diventato un vero e proprio jolly offensivo: «Sotto questo aspetto sono migliorato parecchio grazie al mister, che mi ha sempre detto di attaccare la porta, i suoi consigli sono stati fondamentali e infatti, rispetto al passato, sono stato più attivo in fase offensiva».
Al piano tecnico, si è aggiunto quello dello spogliatoio, compatto nonostante fossero tanti i giocatori di livello assoluto per la categoria. «La gestione del gruppo che hanno fatto staff e società è stata importante, non avere problemi fuori dal campo è una cosa che conta. Siamo stati pure fortunati, essendo tutti bravi ragazzi. Chi ha giocato meno è stato sempre essenziale. Anzi, il merito maggiore è di chi ha giocato meno, non è facile non giocare ed essere sempre positivo».
Sounas ago della bilancia in campo e perfettamente inserito anche fuori: «Amo la montagna, due mesi fa siamo stati in Sila, a Palumbo, con i compagni, ed è stato molto bello. Io vivo a Soverato, aspetto le belle giornate per godermi un mare splendido. E poi i piatti tipici mi hanno conquistato, il morzello è il mio preferito». Giallorosso a tutto tondo, il ragazzo cresciuto nell’Aris Salonicco che sta per tornare al piano superiore dopo un anno e mezzo.
A Perugia, dopo essere stato una delle chiavi per la promozione, non hanno creduto in lui: «Non avevo spazio per decisione del club, non dell’allenatore». Il Catanzaro ha colto l’occasione, l’ha acquistato lo scorso gennaio e fra qualche mese gli darà una nuova opportunità in B: «Qui c’è tanto entusiasmo, ma sarà un altro campionato, contro altri avversari. Partiremo da zero per mantenere la categoria. Certo, possiamo sognare, ma con umiltà e rimanendo uniti sempre, come abbiamo fatto quest’anno. Cosa mi è piaciuto della B? Il Genoa gioca meglio di tutte, come calciatore dico invece Boloca del Frosinone: ha qualità, corsa, non gli manca nulla».
Diario. Ieri il gruppo si è allenato sul sintetico di Simeri Mare per preservare il terreno di Giovino, provato da una pioggia abbondante. Vivarini ha impegnato i suoi calciatori in un’amichevole mischiando gli elementi della prima squadra con quelli della Primavera.
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