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Crotone, parla Gianni Vrenna: "Siamo ambiziosi, ma dobbiamo abbassare il monte ingaggi"

È più carico che mai il patron rossoblù che, dopo qualche giorno di riflessione e dopo aver smaltito la delusione per l’uscita immediata dai playoff, è tornato a lavoro per programmare al meglio la prossima stagione

Il presidente Gianni Vrenna

È più carico che mai il patron rossoblù Gianni Vrenna che, dopo qualche giorno di riflessione e dopo aver smaltito la delusione per l’uscita immediata dai playoff, è tornato a lavoro per programmare al meglio la prossima stagione. La seconda consecutiva in Lega Pro. Dopo aver ringraziato il direttore sportivo Fabio Massimo Conti che "non sarà più con noi nella prossima stagione", il presidente rossoblù ha spiegato che a breve annuncerà il sostituto (l’indiziato numero è Giuseppe Di Bari, attualmente della Juve Stabia). "Sarà una persona esperta che conosce bene la categoria. Nei prossimi giorni dovremmo chiudere e ufficializzeremo il nome del nuovo direttore sportivo. Allenatore? Sceglieremo insieme al ds e al direttore generale". Cosa si aspetta dal nuovo ds?

"Una persona che venga qui e che ci metta la faccia. Sempre. Nel bene o nel male. Si ripartirà con i giocatori che hanno un contratto abbordabile per la Lega Pro, ai quali affiancheremo giovani che accoglieremo se decidessero di sposare la causa Crotone. Dobbiamo tornare alla dimensione “Crotone”, quella attuale non è la dimensione di questa città. Bisogna entrare nell’ottica che per questo territorio la Lega Pro è già tanto. Questo, però, non vuol dire non avere ambizioni". Una volta sistemati questi due tasselli, si passerà a fare le opportune valutazioni sulla rosa. "Una cosa è certa – chiarisce Vrenna - prima di tutto dobbiamo abbassare il monte ingaggi. 7 milioni e mezzo sono troppi per la Lega Pro. Alcuni calciatori dovranno andare via perchè non siamo in grado di sostenere certi stipendi. Se vorranno rimanere? Dovranno abbassare le pretese".

Infine, il presidente Gianni Vrenna chiude sostenendo che "Mi farò portavoce con altri presidenti: ad esempio Vigorito che ha speso più del Crotone, parlerò coi colleghi di Pescara, Padova, Vicenza e altri club blasonati ai quali chiederò se proveremo a fare cambiare, anche in maniera parziale, questo format. Sia quello dei playoff, che quello generale della Serie C. Succede di vedere squadre che accedono ai playoff che non sono in regola con i pagamenti, e non è possibile. Il voto del Crotone vale quanto quello del Picerno, del Potenza, del Francavilla. Uno, vale uno". "La Lega Pro è un inferno, non ha senso avere tre gironi con sessanta squadre. Così come non ha senso la regola dei giovani perché se scendi, hai il paracadute di un milione e 700 mila euro ma, dopo, per due anni anche se fai giocare i giovani non prendi il contributo. Vi sembra una regola giusta?".

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