Il pieno di Lecce ha innescato una nuova ondata d’entusiasmo: lunghe code ai botteghini dello stadio per l’ultimo giorno di campagna abbonamenti e un vero e proprio assalto al portale on line per comprare un biglietto. Il “Ceravolo” va verso il sold out (biglietti finiti in curva, distinti e tribuna laterale ovest, restano laterale est, centrale e vip) per la sfida di domani sera contro lo Spezia, terza giornata che spacca a metà una settimana caldissima sul mercato.
Al di là degli ultimi obiettivi in entrata, il merito del prevedibile tutto esaurito è del successo ottenuto contro la Ternana. Il 2-1 rifilato agli umbri ha interrotto una striscia di otto partite senza vittorie gonfiando l’orgoglio della piazza, certo, ma soprattutto ha dato spinta alla squadra, che no poteva farne a meno. Il risultato di domenica sera era una condizione fondamentale in vista del vero esordio casalingo di mercoledì. Da Lecce, il Catanzaro ha spedito quattro cartoline belle come il capoluogo salentino: vanno conservate e attaccate sul frigorifero. Quattro come i punti ottenuti in classifica in due giornate.
La prima è lo scatto di tutta la formazione titolare, che ha iniziato la partita con la Ternana alla grande. Approccio positivo, atteggiamento propositivo, trame codificate fin dall’anno scorso, personalità dei titolari, giovani o meno. Fino all’1-0 il Catanzaro è stato lo spettacolo che Vivarini ha allestito con il lavoro certosino curato per oltre un anno e mezzo, mai fermo su sé stesso, sempre in evoluzione: lo testimonia la posizione ibrida di Situm, terzino in chiave difensiva, spesso anche interno destro di centrocampo in fase di possesso palla. Il croato è la chiave tattica di questo primo scorcio di stagione.
La seconda cartolina è l’immagine della felicità di Tommaso Biasci: «La prima volta non si scorda mai», ha scritto su Instagram per festeggiare il suo primo centro in B. Ricordate la prova un po’ grigia dell’attaccante a Cremona? Be’, rimuovetela dalle memorie, perché contro la Ternana il toscano si è confermato killer d’area di rigore e… primatista per gol in campionato, nel senso che è il secondo torneo di fila che Biasci rompe il ghiaccio nelle marcature. Non solo, è stato autore di una prova maiuscola. Non a caso il club pensa che il numero 28 possa segnare in B come ha fatto in C. È vero, il Catanzaro ha preso Donnarumma, ma un Biasci così farà comodo.
La terza immagine immortala il dribbling di D’Andrea che ha fatto secco Sorensen ed è stato atterrato da Proietti. L’ala condivide i titoli con tutti i subentrati: Krajnc l’ha trovato con un’imbucata, prima avevano immesso freschezza, forza e idee Stoppa e Pompetti, senza dimenticare uno come Donnarumma che è un pensiero costante per le difese avversarie. L’anno scorso la panchina del Catanzaro ha fatto la differenza, in questo dovrà garantire soluzioni: ha cominciato a farlo.
L’ultima è la cartolina firmata da Vandeputte col rigore trasformato al novantesimo. Quel pallone pesava parecchio, il modo perfetto con cui il belga l’ha scagliato in porta l’ha reso leggerissimo. In campo non c’erano i primi due rigoristi giallorossi (Iemmello e Biasci), però ripensando all’esito (palla da un lato, portiere dall’altro) chissà che le gerarchie dal dischetto non possano essere rivalutate.
Mercato
Ci sono ancora due o tre operazioni in entrata da completare, una per reparto. In difesa il Catanzaro ha messo gli occhi su Gabriele Guarino, centrale diciannovenne della Primavera dell’Empoli, da dove potrebbe arrivare anche il centrocampista Ignacchiti. Occhio a una possibile ciliegina in attacco come Filippo Falco. Alla società è stato proposto Trotta dell’Avellino: l’ipotesi al momento non scalda. Non sembra avere fondamento l’interesse per il play Petriccione (Crotone).
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