Il “modus operandi” interrotto dal blitz dei carabinieri, era sempre lo stesso. Venivano utilizzati i social network (tra i quali Facebook) per contattare, ragazze originarie dell'est Europa, promettendo loro un futuro migliore una volta che si sarebbero trasferite in Italia.
È quanto accaduto alla ventenne che solo dopo qualche settimana trascorsa tranquillamente ad Isola Capo Rizzuto è stata obbligata a prostituirsi ed a versare il ricavato delle loro prestazione sessuali ai loro aguzzini.
Una vicenda venuta alla luce ieri mattina, con l'esecuzione di sei provvedimenti cautelari (due in carcere e 4 ai domiciliari), mentre una settima persona, il 41enne Florin Galion, è risultata irreperibile e si trova in Romania, suo Paese natale. Il blitz è stato eseguito dai carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto.
Sono finiti in carcere: Sebi Costel Dragoi (23 anni) ed il fratello Petrica Auriel Dragoi (25 anni); mentre la compagna di quest'ultimo - Alexandra Galion di 19 anni - è finita ai domiciliari. La custodia domiciliare è scattata anche per Vito Vallone (48 anni); Giovanni Cristofalo (82 anni) e Francesco Carmine Verterame (63 anni), tutti di Isola Capo Rizzuto.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Crotone della Gazzetta del Sud.
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