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Terremoto a Catanzaro: chiusa anche l'Università, studenti in fuga pure a Lamezia - Foto

Scuole e uffici evacuati e chiusi a Catanzaro, Lamezia e in altri centri della provincia a causa delle due scosse di terremoto che si sono registrate questa mattina alle 8,11 e alle 8,13 rispettivamente di 4.0 e 2.0. Chiusa anche l'Università della Magna Graecia. Il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio comunale. L'ordinanza vale anche per l'Università Magna Graecia.

Tanta paura ma nessun danno al momento è stato segnalato ma per precauzione si stanno effettuando dei controlli negli istituti e negli edifici pubblici. Anche i treni sono stati fermati per precauzione nella zona.

Il prefetto di Catanzaro ha riunito il Comitato operativo per il terremoto e in luogo sarà avviata la verifica della stabilità degli edifici che ospitano scuole e uffici pubblici. Alla riunione partecipano anche il sindaco Sergio Abramo e i rappresentanti di forze dell'ordine e protezione civile.

Anche a Soveria Mannelli è stata distintamente avvertita la scossa di terremoto. Dopo i primi attimi di paura, si è messa in moto rapidamente la macchina della prevenzione. Le scuole di Soveria Mannelli e Decollatura sono state prontamente evacuate, con gli studenti che hanno diligentemente raggiunto le aree sicure indicate dagli insegnanti e comunque a loro già note in virtù delle simulazioni antisismiche effettuate periodicamente, e di cui, in casi come questi, si è più pronti a riconoscere la validità e l’importanza.

A seguito della scossa, il traffico sulla linea ferroviaria Soveria Mannelli-Catanzaro è stato immediatamente interrotto al fine di effettuare approfondite verifiche sui tanti ponti e gallerie, ma più in generale su tutti i punti a rischio di frana di cui la ferrovia, che risale agli inizi del secolo scorso, è letteralmente costellata. Le Ferrovie della Calabria, in tempi brevi, hanno provveduto a mettere a disposizione dei passeggeri un servizio sostitutivo con pullman, con operazioni di trasbordo non facilitate dalle condizioni meteo in quel momento particolarmente avverse.

Le linee ferroviarie regionali della Calabria sono state, poi, riattivate alle 13.40.

La circolazione ferroviaria era stata sospesa, in via precauzionale, per le verifiche dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) che, durante i controlli e i sopralluoghi, non hanno riscontrato criticità sull’infrastruttura. Il traffico ferroviario era stato sospeso fra Lamezia Terme Centrale e Catanzaro Lido, fra Simeri e Soverato sulla linea Crotone – Roccella Jonica, e fra Nocera e Vibo Valentia sulla linea Paola - Rosarno.

Intanto proseguono a Catanzaro e nei comuni più direttamente interessati dal terremoto le verifiche da parte del personale degli uffici tecnici comunali e dei vigili del fuoco. Lo rende noto la Protezione civile calabrese in un post pubblicato su Facebook a conclusione della riunione del Centro coordinamento dei soccorsi tenutasi nella Prefettura di Catanzaro e a cui hanno partecipato le strutture operative e le componenti del sistema.

"In merito alle false notizie che stanno circolando in rete relativamente a ulteriori nuove scosse di forte intensità - è detto nel post - si ricorda a tutti i cittadini che non è possibile prevedere l'ora in cui avverrà il prossimo terremoto. Si ricorda altresì a tutti i calabresi che viviamo in una regione ad altissimo rischio sismico e che quindi il terremoto di questa mattina è da inserirsi nella normale attività sismica della regione. Alla scossa principale sono seguite alcune scosse secondarie di magnitudo compresa tra 1 e 2. Nessuno, però, può prevedere l'evoluzione del fenomeno, che viene costantemente monitorato. Informazione e prevenzione restano le uniche vere armi per ridurre il rischio sismico. Si invitano i cittadini ad informarsi sui canali di informazione ufficiali dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, della Protezione Civile e la Sala Operativa al n. 800222211 e, ancora, nel proprio comune per conoscere le aree sicure da raggiungere in caso di emergenza".

 

 

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