Sono state circa duemila, secondo le forze dell'ordine, le persone che al grido "Gratteri, Gratteri" si sono ritrovate questa mattina in piazza Matteotti per la manifestazione a sostegno del magistrato della Procura di Catanzaro, e delle forze dell'ordine.
Ad aprire la manifestazione il giornalista e scrittore Pino Aprile. "Oggi non c'è nessuna bandiera politica perché questa manifestazione è fatta di semplici cittadini è per urlare io ci sono e sto da che parte stare. Le vittime di mafia, se ci fate caso, sono tutte meridionali perché questa è la nostra guerra".
La parola è passata poi al collaboratore di giustizia Pino Masciari il quale ha evidenziato che "la Calabria ha bisogno di noi tutti ma ha bisogno anche di questa Procura con a capo Nicola Gratteri".
Dopo aver ripercorso le sofferenze patite da quando ha deciso di collaborare con la giustizia, Masciari si è anche detto "orgoglioso e fiero di aver fatto questa scelta. Tante sono state le operazioni di Polizia effettuate e tante ce ne saranno ma noi dovremmo fare la fila in Procura per denunciare visto che per la prima volta abbiamo magistrati vicini a cittadini e imprenditori".
Subito dopo è stata la vota di don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano, provincia di Napoli, il quale ha affermato che "stare qua oggi è un nostro dovere. Vogliamo vivere in un Paese normale, civile. Siamo dalla parte delle persone oneste. Se ci mettiamo tutti insieme possiamo uscire da questa zona grigia".
Dopo la testimonianza di Graziella Accetta, mamma di Claudio Domino, ucciso a soli 11 anni a Palermo, è stata la vota dell'imprenditore di Lamezia Terme Rocco Mongiardi il quale ha voluto ringraziare il procuratore Gratteri "perché abbiamo avuto la certezza che il ciarpame mafioso non è invincibile. Di quanti magistrati abbiamo ancora bisogno per risvegliare le nostre coscienze e reagire?".
Subito dopo Giancarlo Costabile, docente di Storia dell'Educazione alla democrazia dell'Università della Calabria, dopo aver spiegato la nascita del suo corso di studi "non senza affrontare resistenze", ha sottolineato che "questa piazza è uno schiaffo. L'impunità è finita. Esiste il diritto di questa terra a vivere una vita normale. Tutti noi siamo Nicola Gratteri".
Al termine della manifestazione Nicola Gratteri ha inviato un messaggio che è stato letto dal giornalista Pino Aprile. "La vostra presenza - ha tenuto a rimarcare il magistrato - indica sete di giustizia sentita e non gridata o sbandierata. E' solidarietà testimoniata anche con la presenza fisica. Io l'accolgo e ringrazio perché so che questa presenza è rivolta non tanto a chi è più visibile nei mass media quanto alla nostra squadra che lavora con competenza e sacrificio, in silenzio e lontano da fotocamere o cineprese, in modo quasi per nulla appariscente e solo con l'intento di fare il proprio dovere. Io, senza questa squadra, potrei fare ben poco. In Calabria, e non solo, stiamo vivendo un periodo in cui la gente è disorientata e non sa più a chi rivolgersi e in chi avere fiducia. Auguriamoci che il risveglio delle coscienze porti tutte le agenzie educative a lavorare, con maggiore impegno, per promuovere una nuova cultura che, tra l'altro, abbia il coraggio di denunciare il male e riportare fiducia in tutte le Istituzioni. Ringrazio tutti, a nome della squadra, per la solidarietà testimoniata con la vostra presenza".
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia