Via Caduti XVI marzo 1978. Siamo nella zona Sud di Catanzaro. Una terra di mezzo di cui in tanti fanno finta di ignorarne l'esistenza. Qui il degrado si respira nell'aria. L'abbandono è pressoché totale.
Basta camminare per strada e capire che qui nessuno ha mai investito in un serio progetto di riqualificazione edilizia né tanto meno di ripristino della legalità. Una legalità che si è frantumata proprio come quel che resta della targa di marmo intitolata al giudice Paolo Borsellino, alla cui figura di magistrato integerrimo era stato dedicato un parco da destinare allo svago dei più piccoli.
Un fazzoletto di terra tristissimo, trascurato, con pavimenti divelti, erbacce che camuffano siringhe, schifezze organiche e inorganiche di ogni genere e meta di tossicodipendenti, spacciatori e persone di certo poco raccomandabili per i bambini.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
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